Ridotta all’osso – senza togliere meriti ai diversi musicisti che nel tempo hanno collaborato con gli En Declin e grazie ai quali dischi come: “Amaranth” (2000) “Trama” (2005) e “Domino/Consequence” (2009) non avrebbero mai visto la luce né avuto quell'arricchimento compositivo che tuttora i membri superstiti, innegabilmente, riconoscono agli stessi – la band, oggi, vive una fase del tutto nuova dove gli elementi più caparbi persistono nel portare avanti un progetto musicale in cui hanno sempre creduto e dal quale proprio non riescono a staccarsi.
E quindi, Andrea (chitarra), Marco (batteria, programmazioni) e Maurizio (voce), stufi delle continue ed estenuanti ricerche di strumentisti alla fine sempre troppo estranei al mood degli En Declin, nel 2016 optano per la soluzione più difficile: continuare a suonare in tre.
In altre parole, reinventano la band e la posizionano su nuove coordinate sonore, da un lato custodendo gelosamente quell’anima umbratile mista a contaminazioni progressive che li contraddistingue da sempre, dall'altro affiancandola a sonorità figlie di Puscifer, A Perfect Circle e Massive Attack. E questa dualità, questa tensione musicale riflette i testi e la struttura del disco, figlio di uno scontro tra due realtà - in estrema sintesi, potremmo definire del cambiamento/non cambiamento - che genera stallo e, se non superato, condurrebbe l'uomo alla deriva.
Sicché, a distanza di dieci anni dalla precedente uscita discografica, la nuova sfida targata En Declin si intitola A Possible Human Drift Scenario e uscirà il 13 settembre 2019 per la fidata compagna di avventure My Kingdom Music (distribuzione Goodfellas).
A Possible Human Drift Scenario
En Declin
Descrizione
Credits
Registrato, mixato e masterizzato da Claudio Spagnuoli all’Oz Record Studio (Roma)
Andrea Aschi - chitarra; Marco Campioni - batteria, percussioni, programming; Maurizio Tavani - voce
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