Da parecchio tempo avevo recuperato una foto che mi ritrae sulla spiaggia alla tenera età di tre anni; alla fine ho pensato che come copertina di questo cd non avrebbe sfigurato. In uno dei mondi possibili ovvero: la teoria delle infinite autostrade o degli scenari di una scacchiera. Quell’immagine può rappresentare l’arbitrario inizio, il casello di entrata, la prima mossa con un pedone, la copertina e l’interno in rigoroso banco e nero evocano il passato. Nessuna nostalgia, solo le tracce di un percorso. Non rimane inosservato il fatto che, leggendo tra le note del libretto, mi sia avvalso di una collaborazione che riguarda i testi di alcune canzoni. La A. sta per Azzurra giovane scrittrice a cui ho carpito alcune poesie per plasmarle in termini musicali. Le parole sono molto cupe, molti concetti si ripetono in maniera ossessiva; le ho trovate adatte sia alle musiche che ho composto sia all’idea originale dell’album.
Non tragga in inganno l’Alice della canzone di apertura; è un nick…
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