Indole scalena...Sembra il titolo di un simpatico motivetto sudamericano da villaggio turistico. In uno dei vari riff usciti durante il periodo precedente alle sedute di registrazione mi è venuto spontaneo affiancare queste due parole, personale elogio dell’imperfezione: anzi mi piaceva così tanto da intitolarci il tutto. L’album si apre con un brano solare (eh, eh!). Il sole adesso è un nonsense autoreferenziale costruito su un riff di tre accordi, un po‘ gigioneggiante ma gradevole. Il brano successivo Democrazia privata, rock&roll in tonalità minore, è un’invettiva neanche troppo velata. Ogni riferimento a persone e fatti non è affatto puramente casuale. L’album alterna momenti di sdegno a momenti di sano cazzeggio. Io e lo zen è uno di questi già dal titolo: avevo pensato allo zenzero ma ho preferito sintetizzare. Il titolo è uscito fuori solo all’ultimo; probabilmente devono avermi influenzato l’utilizzo di uno strumento etnico (il mishokin) campionato e suonato su una pentatonica…
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