Ouroboros healer è una danza tra tensione e quiete che racconta le foreste e i labirinti del sé, visti dalle alture di montagne lontane.
Immerso in armonie e simboli intricati, l’ascoltatore trova la propria via guidato da melodie semplici e sincere, promemoria costanti di un messaggio di guarigione per tornare al mare interiore.
IL SENSO DELL'OPERA
Ouroboros Healer è una raccolta di canzoni ispirate all'idea che un cambiamento positivo sia possibile attraverso la guarigione dell’universale attraverso l’individuale e dell’individuale attraverso l’universale.
L'album parla di sogni, percezione, coscienza, rivelazioni, nuovi paradigmi, apertura, sviluppare una propria visione del futuro anziché aspettare che succeda, scelta, corpo e spirito, femminile e maschile.
Il nome Ouroboros è l'antico simbolo di un serpente che si mangia la coda. Da un lato simboleggia l'eternità e il movimento circolare della vita; dall'altro, sottolinea il fatto che tale movimento circolare può inquinarsi quando si insinua la paura del cambiamento. La parola Healer esprime la necessità di sanare la ciclicità stagnante di alcuni circuiti chiusi (sociali o personali) dando la possibilità al serpente (il mondo) di trasformarsi in qualcosa di nuovo.
I BRANI
Le canzoni dell'album sono un tentativo di creare uno spazio sgombro di paradigmi sociali, politici, culturali o razziali per consentire il fermento di nuove forze positive. Sono l'espressione di un processo di disapprendimento in cui diventiamo consapevoli dei confini che definiscono chi siamo.
I brani sono scritti al piano, ma le registrazioni includono batteria, basso, chitarra elettrica e acustica, sintetizzatori, archi e corno alpino.
La maggior parte delle voci, pianoforte, batteria, chitarra e basso sono state registrate nell'agosto 2020 a Friburgo (Studio de la Fonderie). Archi, ulteriori seconde voci, sintetizzatori ed elettronica sono stati aggiunti in seguito.
Ogni canzone è un distillato di sentimento che riflette spazi interiori inesplorati. Al centro le melodie vocali: reminiscenze semplici e spontanee della tradizione melodica italiana, si mescolano con le armonie jazzate di un piano vivace, nel tentativo di sfidare i canoni pop-folk, provocando introspezione e curiosità in una danza progressiva tra l'essenziale e l'inatteso.
LE ILLUSTRAZIONI
La copertina dell'album e quelle dei singoli (Nobody Hiding, Orbetello, Ouroboros Healer - singolo) sono illustrazioni originali di Enrique Spacca.
Sono rappresentazioni oniriche dei testi e evocazioni del ricco simbolismo dei tarocchi senza adottarne il senso letterale.
L'intento era quello di creare una dimensione visionaria in cui i simboli fossero reminiscenze di qualcosa di conosciuto ma indeterminati abbastanza da permettere a eventuali nuovi significati di emergere. Ad esempio, l’illustrazione per Orbetello (paese di origine dell’autore) si ispira alle sintesi architettoniche di Giotto ma svuotate delle figure umane onnipresenti quali santi o icone sacre lasciando solo una luce misteriosa al centro della struttura.
Altro elemento importante è il serpente che diventa una vera e propria creatura volante, quasi un antico potere che si risveglia al di sopra delle acque e nel cielo stellato.
Ouroboros Healer
Enrique Spacca
Descrizione
Credits
Composizioni di Enrique Spacca
Testi di Enrique Spacca & Federico Spacca
Enrique Spacca: voce principale, pianoforte, cori, sintetizzatore.
Charlotte Vuissoz: batteria, cori
Federico Capone: basso, chitarra elettrica
Edoardo Segato-Figueroa: chitarra acustica, chitarra elettrica, cori
Racquel Segato-Figueroa: cori
Ofer Dotan: violoncello
Les Trois Jean: corno alpino
Registrato da Sacha Ruffieux allo Studio De La Fonderie (Friburgo - Svizzera).
Mastering di Amy Dragon, Telegraph, Portland Oregon.
Illustrazioni e grafiche di Enrique Spacca.
Durata: 00:39:45.44
Lista dei brani:
1. Il Labirinto (03:32)
2. Ouroboros Healer (04:32)
3. Currents (03:00)
4. Ieri (03:50)
5. Orbetello (04:14)
6. Ange Féminin (03:13)
7. Nobody Hiding (03:53)
8. Prints (03:32)
9. The Land (05:12)
10. Le Montagne (04:40)
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