Fusione di suoni, timbri, sonorità, parole, rumori, una complessa commistione di istinti e suggestioni diversissimi tra loro: questo è per noi “Il Perfezionamento Dello Spreco”. Ed è anche, ovvio, un disco profondamente politico, che recupera l’idea di un’Arte che sappia dialogare col reale, mostrandone e condannandone le distorsioni e le storture, indicando nuove vie, nuovi orizzonti, svolgendo la fondamentale funzione che Stendahl attribuiva alla bellezza, quella cioè di essere “promessa di felicità”. Nel nostro piccolo, questo è stato il tentativo. Foto di copertina di Chris Jordan.
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