Avevo una trentina di canzoni chiuse nel cassetto. Decisi di giocarmele
come gli ultimi mozziconi di sigarette riposti nel taschino.
Poi il lavandino di mia nonna iniziò a vomitare insieme a tutto il resto e
venne un aggiusta tubi chitarrista, pianista, bassista,un pò meno batterista
a sistemare la faccenda. Fu così che per un paio di mesi attraversai le lande
desolate del post-impero industriale dove solo le puttane riescono a battere cassa.
Tra me e l'aggiusta tubi le cose filavano ma ben presto ci fu un ingorgo di suoni e quindi
uno stallo. Arrangiare quelle canzoni in due risultò molto difficile, più del previsto.
Nel frattempo corteggiavo l'uomo delle vernici perchè mancava colore nel gruppo.
In due eravamo soli e tristi. In verità lo corteggiavo da molto tempo ma non si concedeva
perchè era sempre troppo ubriaco, come me del resto. Ci mise una buona parola l'aggiusta tubi e
il duo divenne un trio come il padre il figlio e lo spirito santo.Ed eccoci qua, tut…
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