Esce il 19 maggio 2023 per Freecom “NEVROTICA/POLITICA”, il nuovo disco di Ettore Giuradei, un album di esplorazione, ricerca e riflessione, con la partecipazione di Enzo Albini (violino), Fidel Fogaroli (tastiere), Giacomo Papetti (basso), Filippo Sala (batteria), Marco Parente (direzione artistica) e Gabriele Ponticiello (suoni).
“Ci sono due idee che continuano a intrecciarsi lungo il percorso di ricerca che sto facendo: altre forme di vita e fare un disco come si deve, come si faceva una volta, di musica d’insieme, suonato, con un tempo di gestazione lungo, fatto d’ascolto e di confronto – commenta Ettore Giuradei – I riferimenti letterari sono molteplici e sono riflessioni lette durante la pandemia: da Nick Cave a Barba, da Nietzsche a Masullo. Per quanto riguarda la musica ho rinsaldato i legami con Giacomo Papetti e Fidel Fogaroli, con i quali avevo inciso Lucertola e integrato la formazione con Enzo Albini al violino e, a seguire, Filippo Sala alla batteria. Tutti musicisti che pur avendo uno spettro d'azione comune, il mondo jazz, percorrono strade musicali ed estetiche molto differenti”.
A ispirare le otto tracce del disco, dunque, riferimenti importanti: Nick Cave, Raffaella Calandra, il documentario Below Sea Level di Gianfranco Rosi, la sua sceneggiatura, una poesia di Mandel’štam, L’anello di Policrate di Friedrich Schiller, i libri Altissima Povertà di Agamben, La canoa di carta di Eugenio Barba, Ossessioni terminali di Flavio De Bernardinis, come alcune intuizioni di Goffredo Fofi, La nascita della tragedia di Nietzsche, Il tempo e la grazia di Aldo Masullo. Le tematiche attraversate sono la messa in discussione di un determinato sistema di cose, alcune ipotesi alternative, alcune derive; riflettere sul lavoro che si deve fare per essere preparati a scegliere; l’invidia degli dèi; la calma della terra; il concetto di rappresentazione; assumere la tragicità della vita.
Musicalmente vi convergono tanti mondi: la psichedelia legata al folk (A Beacon From Mars dei Kaleidoscope) e l'interplay di alcuni dischi anni '70 di cantautori italiani (L'isola non trovata di Guccini). La produzione artistica di Marco Parente porta invece le sonorità di The Last Poets e Caetano Veloso, che ben si innestano nell’atmosfera artigianale dovuta al suono registrato in presa diretta. Nel mezzo ci sono due dichiarazioni d'intenti: il manifesto della terza età dell'amore di Cosmo e il post di lancio dell'ultimo disco di Mannarino.
Il disco è stato realizzato grazie a una campagna di crowdfunding. La copertina è disegnata dall’artista Francesco Levi.
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