Provate a immaginare gli Everybody Tesla così: uno di fronte all'altro a distanza di mezzo metro circa, leggermente piegati su un tavolino di legno ricoperto di fili, microfoni e strumenti vari (*) con cui i due ragazzi producono suoni che vengono loopati dal vivo. Cosa fanno? Pezzi micidiali in equilibrio tra pop e sperimentazione, tiro dancefloor e momenti con cui rifiatare, melodie fresche e ritornelli appiccicosi che si trasfigurano poi nel ritmo martellante dei brani più tesi. C'è un senso del gioco e dell'avventura musicale che rivela un approccio ludico, divertito quasi, all'elettronica; ma anche la necessità di confrontarsi coi materiali musicali del proprio tempo - cercando sempre, in qualche modo, di forzarne i confini e di guardare oltre. Ecco, immaginateli così: uno di fronte all'altro a smanettare macchine e a giocare con la musica in modo intelligente e spregiudicato.
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