"Il paradiso è qui" è un lavoro in cui Fabio Cardullo si rapporta fortemente con il proprio territorio. La traccia stessa che dà il titolo al CD esprime la convinzione che il paradiso che sogniamo tutti sia proprio sotto i nostri piedi, il nostro stesso pianeta, inosservato e trascurato, quando non attivamente violentato. L'allusiva “Dal mulino” dal ritornello che potrebbe sembrare uno slogan, trova una connessione ironica tra la locale cultura contadina e un’attualità che ha riverberi a livello globale. Il rock marcato ed incisivo di “Figli del mondo” racconta delle nostre abitudini viste dagli occhi di una giovane ragazza nomade, “La fiera dell’oro” parla di amore e materialismo. Nel CD troviamo anche una nuova versione de “Il topo nell'acqua” composta ben dodici anni fa, ma quanto mai attuale con i suoi cassonetti d'immondizia comunali e nazionali.
Del suo ultimo lavoro Cardullo dice: “I pezzi che vi sono contenuti appartengono ad un mio modo di fare musica, ispirato quasi sempre dalla contrarietà di certi aspetti della vita sociale come guerra e violenza [...]” ma anche dalla “gioia e bellezza” di questo nostro unico pianeta.
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