Questa ultima opera nasce, come tutte le altre, aprendo la porta del grottino, il suo studio a Cannobio sul Lago Maggiore. Comincia di lì, in un momento nel quale una pandemia e un immenso lutto disegnano la realtà. La pandemia rinchiude in casa, la scomparsa del fratello, il più grande compagno di viaggio, nella vita e nella musica lo porta dentro sé stesso ancora di più di quanto lo è sempre stato nelle sue composizioni. Allora sale sul galeone celeste, "sky ship", l'ultima sua composizione che suo fratello ha potuto ascoltare, e inizia il nuovo viaggio.
“Il mare è mosso, le onde sovrastano le navi, il vento soffia inquieto! Il viaggio che ci aveva portato per isole misteriose ora ci ha spinto su un’isola molto particolare “l’isola di Calipso”.
Un panorama mediterraneo e fiabesco, con giardini naturali, boschi sacri con grandi alberi, sorgenti magiche e figure soavi piene di mistero che danzano sconosciuti balli.
Fino a che Calipso lo desidererà saremo intrappolati sull’isola, rapiti dalla sua bellezza.
Un galeone, spinto dal vento di Zefiro vola sopra di noi portandoci in luoghi senza tempo dove una clessidra scandisce le giornate a suo piacere, facendoci viaggiare nel tempo, in antichi castelli medioevali dove risuonano vecchi valzer.
Sotto terra, in un luogo enigmatico, creature di vario genere sedute a tavoli di un vecchio locale giocano a carte fumando grossi sigari, una piccola orchestra di scheletri suona uno swing, mentre nobili vampiri ordinano da bere strani infusi al bancone.
Lungo i fiumi, vecchi pirati suonano un tango, rimasti bloccati sull’isola ricordando le avventure nei mari.
E saranno quei mondi onirici e quelle terre distanti da esplorare che spezzeranno l’incantesimo per ripartire all’orizzonte, alla scoperta di nuove isole e infiniti universi.”
Difficile a questo punto separare le suggestioni della musica dalla vita reale, camminano fianco a fianco, si confondono, che non significa creare confusione, ma fondersi insieme, con-fondersi, diventare la stessa cosa. Non è immaginazione la musica: senti anche se non la vedi, come continui a sentire tuo fratello, anche se non lo vedi più. Lui è in questo disco.
L’album è caratterizzato da un insieme di generi come il jazz/latin/flamenco/mediterraneo/pop, che
andranno a definire un sapore unico, creando atmosfere mediterranee e sudamericane fantastiche.
Un continuo del primo ablum "Wind Rose" (2019)
Sarà un viaggio che, navigando per terre sconosciute, ci catapulterà sull'isola di Calipso, costretti a rimanere fino a che lei non vorrà.
Realizzato interamente nello studio di casa dell’artista durante i lockdown del periodo Covid e dei vari lockdown, collaborando a distanza con due fantastici musicisti: Gino Zambelli alla fisarmonica e Alessandro Lipari al flicorno.
Calipso Island
Fabrizio Prando
Descrizione
Credits
Musica/Mix di Fabrizio Prando.
Master di Andrea Trapasso (L’ARTE DEL SUONO S.A.S)
Artwork di Giulio Noccesi
Riprese Video di Daniele Catenazzi
CD Layout: Simone Conti
Etichetta: Grottino Records
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