TESTO
A 34 anni faccio ancora musica. Che è poco rispettoso nei confronti
di chi ha studiato armonica o suona lirica. Io non sono un musicista
e non ho la carisma adatto per fare l’artista. Non so riempire un
pentagramma. Al massimo so farlo con la risma. Spesso vado fuori
tempo con la metrica. Non chiedermi perché lo faccio è la mia
peggior qualità. Ho il rispetto dei musicoterapisti e dei musicisti.
Sono un discepolo del padre di Battisti. Provengo da radici della
musica italiana. Dove primeggiava il contenuto e non chi lo cantava.
Principalmente questa musica non va venduta. Che poi musica,
vabbè, sopravvalutata. Sono un nto musicista con vent’anni di
esperienza. Che è nito a registrare dieci dischi in cameretta, ma
pensa te. Spesso molti musicisti mi han proposto di far gruppo. Ma
la musica e le band spesso portano al con itto. Soprattutto se le
teste hanno ideologie diverse. Per questo ho ri utato e mi son
sempre fatto tutto. La musica è una scelta, non è un’imposizione.
Per questo non è musica se ascolti ciò che ascoltan le persone. Io
sono un ladro, scippo le melodie degli altri. Per incartare scarti. A 34
anni provo ancora a fare musica. Non ho mai studiato note e lirica.
Come è possibile dimmi che mi rinasca la voglia. In un momento
storico che disinvoglia. Preferisco stare in pace con me stesso. Che
solo in mezzo alla massa come un inetto. Potrei chiudere un pezzo
senza una rima. Solo per il gusto di annoiarvi e portarvi alla mor na.
Sono sempre stato sottovalutato, meglio così. Se entrassi nel
mercato sarei sopravvalutato. Quando compone Campe esce tutto
un po’ più sciolto. Fosse per me sarebbe tutto distorto. Il produttore
discogra co di Pluggers mi ha detto che non rappresento niente.
C’ha ragione, diamine. Faccio musica soltanto per star bene con me
stesso. E non calcolo il pensiero della gente. A 34 anni faccio non
musica senza musicisti. O quantomeno ci proviamo. Siamo un po’ in
un piedistallo senza appoggio. Che crolla da un momento all’altro e
io non me ne accorgo. Visto da fuori potrei sembrare come un orto
casereccio dal buon sapore. Che vende poco o niente e quel che
vende lo vende a basso prezzo. Ma chi lo compra beh, ne sa il valore.
Su Spotify ho 20 ascolti al mese. Su Youtube ho mille visualizzazioni.
Ho un etichetta digitale che mi aiuta. A lanciare sul mercato le mie
povere pozioni. Ma ciò che conta è perché faccio questo. Lo faccio
per sopravvivere in un mondo disonesto. È il pane per i denti miei tra
questi popoli. Come l’amore di Gesù per i discepoli. Avrei dovuto
scrivere più dischi anni fa. Ma la musica ha virato nel mercato. Io
non voglio la mia voce faccia quella ne. La si perderebbe nel
con ne. Sono accerchiato da persone che apprezzo. Che mi
insegnano a bere del buon vino. Le persone che non stimo,
rivendono il cattivo a buon prezzo. Potrei farlo anch’io, ne sarei
capace. Ma le disprezzo.
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Non musica senza musicisti si trova nell'album Musicismi uscito nel 2023 per Artist First.
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L'articolo Federico Fregonese - Non musica senza musicisti testo lyric di Federico Fregonese è apparso su Rockit.it il 2022-03-03 15:23:28
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