TESTO
Ho un brufolo in testa. Ogni sera mi guardo allo specchio. E vorrei
schiacciarlo. Ma ci parlo e mi dice ti prego non farlo. Aspetta un
attimo, che cresco almeno un po’ e scoppio al momento opportuno.
Se vuoi coltivami un po’, così poi non rispunto nello stesso punto. Ma
quanto tempo è passato. Siamo ami appena a una lenza. Che
aspettano il proprio destino. Senza un senso di appartenenza. È un
po’ quello che ci succede. Abbiamo fretta di mangiarci il contorno. Io
quel brufolo l’ho schiacciato. E una cicatrice mi saluta ogni giorno.
Avrei dovuto aspettare. Rileggere pagine non lette. Contare i
secondi. Ma il mio orologio ha soltanto due lancette. Ma quanto
tempo è passato. Siamo bpm sincopati. Che si incastrano per
piacere. Non per fare un piacere agli altri. Se fossimo dei pesci
anche noi sarebbe molto più facile. Potremmo nuotare in un mare di
lacrime. Se vivessimo in acqua il trucco. Colerebbe tutto e subito.
Esisterebbe solo la luce naturale. La luce arti ciale è pericolo in
vista. Una nave con gli umani pronti alla conquista. Acqua calma
quindi pesci in vista. Ma quanto tempo è passato. Siamo pesci
appesi a un “ti amo”. Che spesso sbagliano amo. E tutto questo è
raro. Ieri che c’era meno musica. E nessuno ascoltava la musica. La
qualità era peggiore. Ma la musica la faceva solo chi si spappolava
il cuore. Oggi che la meritocrazia la fa la gente. Quindi meritocrazia
in abbondanza. Ti sei chiesto perchè emerge la musica emergente.
Ogni persona cerca il cielo nella propria stanza. Ma quanto tempo è
passato. Siamo i buchi dentro a un formaggio. Più ne compri e più ci
saremo. Comprane poco per trovarci meno. È una cosa che i
pragmatici non capiscono perchè questa storia del formaggio ha
diverse pecche. Ok, e poi mi ritrovo a fare. Solo rime che terminano
in are. E le posso forzare. Il problema è che da veneto la erre suona
male. Hai sentito il mio disco? È un calderone di banane. Che suona
in modo banale. Quindi fammi un piacere, smetti di ascoltare. Ma
quanto tempo è passato. Faccio musica con il vocoder. Immagina la
mia voce intonata. Che va in cura da uno psichiatra. What’s the
future? Ah ah ah!
“Essi mi proposero un mondo creato su misura per me, dif cile
rimandare l’offerta al mittente. Ma come fecero a sapere cosa volli,
quando in primis io stesso non ne fui a conoscenza? Mi guardai
attorno, ascoltai punti di vista differenti, feci ruotare le mie
cianfrusaglie, alla scoperta di nuovi villaggi, imparai a vivere. Non
attendo quel momento, lotto e perdo mille volte. Ma non fuggo,
questo mi ha reso forte.”
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Pesci in vista si trova nell'album Musicismi uscito nel 2023 per Artist First.
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L'articolo Federico Fregonese - Pesci in vista testo lyric di Federico Fregonese è apparso su Rockit.it il 2022-03-03 15:23:28
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