Descrizione

“Schiaffi” è il secondo album in studio di Femina Ridens e segue l’omonimo debutto accolto da ottime recensioni uscito all’inizio del 2013. Da allora Femina Ridens ha seguito con molta cura il proprio progetto musicale dividendosi tra il lavoro continuo di rielaborazione del proprio repertorio ed una intensa attività live che le ha permesso di esibirsi sullo stesso palco di artisti come Ginevra di Marco, Virginiana Miller e Calibro 35 e di essere protagonista insieme a Wu Ming e Luciana Castellina nella rassegna Resistenze a Berlino.
“Schiaffi” composto e realizzato con la collaborazione artistica di Massimiliano Lo Sardo ha seguito una genesi molto diversa rispetto al primo album in studio. Tanto il debutto è stato realizzato d’istinto in studio da Femina Ridens che ha praticamente suonato tutti gli strumenti, quanto “Schiaffi” invece ha visto prendere forma sera dopo sera, sul palco, dal vivo, quando Femina Ridens ha inserito i nuovi brani nella scaletta dei propri concerti, limandoli e plasmandoli durante i suoi live.

La copertina si ispira ai vecchi vinili dell'underground sperimentale disegnati a mano. Tempi in cui si era realizzato un magnifico binomio tra musica e fumetto: lo stile e la personalità degli illustratori erano considerati un valore aggiunto che aumentava l'efficacia espressiva dell'album e lo rendeva un oggetto da possedere.

Il titolo invece è un omaggio ai sonori schiaffoni della migliore commedia italiana che ha sancito il successo di femministe iconoclaste come Lina Wertmuller.

Lo stile, i contenuti
Nella canzone italiana attuale molte sono le liriche legate al rapporto mente-corpo, ma non c'è più quella pulsione che spingeva molti cantautori negli anni '70 a provocare il perbenismo borghese e bacchettone.
Oggi il corpo è scoperto, disumanizzato, stereotipato, omologato, serve a vendere un prodotto. Il sesso è esposto ovunque: per le strade, sugli schermi, sulla carta stampata: in quest'era post-erotica Femina Ridens oppone la propria follia notturna, sovversiva e creativa.
A questo servono gli “Schiaffi” per risvegliarsi da questa overdose di sessualità artificiale che ci rende voyeurs sempre più annoiati e passivi ma anche per destarsi dal torpore dei tanti miraggi del nostro tempo.
Un tocco di satira, una buona misura di lo-fi e uno spruzzo di cicuta riassumono la ricetta.

Un'alchimia difficile da etichettare: Minimal, Folkotronica, Canzone d'autore – tutti questi brani sanno andare oltre lo sperimentalismo auto-indulgente o il semplice divertimento e presentano uno stile personale capace di sbaragliare tutti i luoghi comuni della canzone italiana.
Un impasto sonoro coerente, suonato il giusto, che rafforza i contenuti, poco incline ai compromessi commerciali: le linee melodiche diventano familiari senza mai risultare invasive.
In questo “Schiaffi” prosegue il percorso musicale anticipato dall'album di debutto e vuole coniugare la scelta elettronica con un cantautorato diretto e sincero su cui troneggia una voce intensa, cangiante, avvolta dalle chitarre.

Le canzoni
Tra vis poetica e linguaggio mainstream si comincia con Come te, una satira di costume sulle donne-copertina in chiave tecno folk, a seguire una cover decostruita di Masturbati, celebre brano di Andrea Tich.
Come terza traccia Esisti solo tu, un valzer sui raccomandati incapaci ed il vuoto spirituale che ne deriva su cui si innestano a sorpresa ritmiche R&B.
L'educazione sentimentale racconta le vicissitudini amorose di una giovane studentessa di buona famiglia nella Firenze anni '80, tra vacanze alla moda e ricerca di un buon partito.
La banalità è il primo singolo legato al video tratto dal cortometraggio “I Feel Lost” del regista spagnolo Juan Manuel Aragón: su una ritmica elettronica marziale ed ossessiva si rincorrono ombre e luci, distorsioni post punk, progressioni armoniche, voci cupe e viscerali.
La sportiva coinvolgente spirale di fantasticherie di una ragazza negata per lo sport, un gioco di suoni sintetici e rumori elettronici filtrati da una sensibilità sperimentale, oscura e visionaria.
Quest'album si conclude con due canzoni ispirate da un romanticismo non convenzionale che pur restando soave non presta il fianco ad atmosfere mielose. Rivendica l'erogeno, intensa ballata elettro-folk sui colpi di fulmine e Cuore di coniglio, voce chitarra e armonium per un appassionato elogio della complicità e della timidezza nell'era del selfie e dell'esibizionismo spudorato.

Credits

Schiaffi – Data di uscita: 20 marzo 2015

Prodotto da Francesca Messina

Edizioni A Buzz Supreme
Distribuzione fisica Audioglobe
Distribuzione digitale The Orchard/Digitalea

Registrato e mixato presso gli studi di Niccolò Gallio
Masterizzato presso gli studi Alpha Depth da Andrea Suriani

Tutti i brani scritti e composti da Francesca Messina (Edizioni A Buzz Supreme)
ad eccezione di “Masturbati” di Andrea Tich (Suono Edizioni Musicali-Pull Music Publishing)

Cover design Massimiliano Lo Sardo
Artwork Sara Messina (Click’n’Roll)

Line-up
Francesca Messina (voce, chitarre, synth)
Massimiliano Lo Sardo (synth, elettronica, basso, armonium)

Tracklist
1-Come te
2-Masturbati
3-Esisti solo tu
4-L’educazione sentimentale
5-La banalità
6-La sportiva
7-Rivendica l’erogeno
8-Cuore di coniglio

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia