Figùra è il nome dell’ensemble che riunisce le esperienze, maturate nel campo del jazz e della black music, del producer/beatmaker Alsogood (Rocco Hunt, Esa, Pino d'Angiò), del bassista Emanuele Triglia (Ainè, Davide Shorty) e del pianista e compositore Alessandro Pollio.
Cosa sono le figùre? Racchiudono la visione di ciò che circonda l’uomo. Ogni concetto tende ad essere raffigurato dalla mente umana ancora prima di concretizzarsi.
“Place To Be” è la raccolta delle loro visioni, un viaggio alla ricerca del posto perfetto che ogni essere umano tende a “raffigurare” a proprio piacimento. Un disco che nasce come incontro di sfumature e intuizioni differenti, i cui semi sono stati gettati durante lunghe ore di jam session in studio ma anche a distanza, con treni e idee in viaggio tra tra Roma, Milano, Reggio Calabria e Monaco di Baviera.
Undici tracce, tra canzoni e interludi strumentali, in cui profumi neo-soul rimbalzano su beat elettronici, conditi da incantevoli melodie jazz che mostrano le solide radici di questi giovani musicisti nella cultura hip hop internazionale. Se l’album vibra di frequenze sonore contemporanee, è possibile comunque percepire chiaramente le impronte di alcune icone musicali come Pete Rock, J Dilla e Frankie Knuckles.
Il disco trova inoltre il suo punto di forza grazie a featuring di spessore, come quello con Maro, giovane songwriter portoghese in rapida ascesa nel panorama internazionale, che regala la sua voce al primo singolo “It Ain’t Working”; gli Yancey Boys di Illa J e Frank Nitt, che da Detroit si fanno portavoce dell’eredità di J Dilla; e ancora Melodiesinfonie, producer di casa Soulection, Ainè, nuova voce della scena neo-soul italiana, e a completare il quadro giovani act come Concerto, Throwback e Shona.
“Place To Be” è in uscita il 1 giugno su InchPerSecond, etichetta con base tra Tel Aviv e Berlino.
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