Il disco è frutto di una rivisitazione in chiave acustica di alcune poesie di T.S. Eliot. E' stato interamente composto suonato e registrato in uno studio casalingo. Gli strumenti utilizzati (chitarre acustiche, basso, tastiera, armoniche, batteria), il computer, il mixer, i microfoni sono stati acquistati volutamente con una spesa complessiva inferiore ai 1500 euro. I brani sono tutti suonati da Gian Luca Figus, (tranne il basso nel pezzo Simeone suonato da Mario Maneri). Buon ascolto
COMMENTI (3)
Bello. Anzi di più. Mi piace davvero.
PS: influenze di Benvegnù e in generale di un po' tutto "il Circolo Emiliano" le sento solo io? Ad ogni modo complimenti x il lavoro.
grazie pons! Gian Luca
disco carino. mi ricorda qualche vecchio lavoro di daniele silvestri. ciao!