Dopo anni di collaborazioni, soprattutto a livello internazionale, Filippo ha dato vita ad un nuovo percorso solista che lo ha portato ad esplorare le profondità della sua anima e a riflettere sulla bellezza e sulla complessità della natura umana.
Registrato e prodotto da Filippo Dallinferno, come l'intero album, al Villa Peste Studio di Como, 'Il Cosmonauta Zavadovsky' è un viaggio verso l'ignoto, un omaggio all'astronauta perduto Gennadij Zavadovsky, presumibilmente scomparso durante un volo orbitale sovietico nel maggio del 1960. Il brano, carico di sfumature blues-rock, racconta la fuga di un cosmonauta da una realtà scomoda, deciso a lasciare il segno nella storia sacrificando la sua stessa vita.
L'intero disco è esso stesso un viaggio: “siamo ufficialmente entrati nell'era dell'Aquario. Si dice che questo cambiamento nella rotazione terrestre sul proprio asse e la congiunzione di Giove e Saturno caratterizzerà un grosso cambiamento nel genere umano e nel suo rapporto con la Terra” spiega il cantautore. 'AQUARIUS' è un concept album incentrato sulla ricerca del cambiamento, il viaggio tra un punto A e un punto B che porta con sé una metamorfosi personale, una nuova crescita e la fine di una vecchia vita a favore di qualcosa di nuovo ed ancora ignoto. In termini musicali, il disco è un tributo alla chitarra elettrica, un lavoro sospeso nel tempo e nello spazio e che prova a sfuggire agli schemi e alle soluzioni moderne. I brani di 'AQUARIUS' evocano, con grazia e mistero, un'atmosfera intrisa di echi ed immaginario anni Settanta, oscillando tra la durezza della vita terrena e l'esigenza di elevarsi, di cercare un contatto con l'universo e con il nostro spirito. Nel disco, si trova anche la collaborazione del grande armonicista Charlie Musselwhite, che presta la sua armonica nel brano ‘Sotto i Fari del Bennet’.
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L'articolo Biografia Filippo Dallinferno di Filippo Dallinferno è apparso su Rockit.it il 2024-09-12 09:02:52