Gli ultimi 4 disastri

“Gli ultimi 4 disastri” è il primo album di filospada, disponibile dal 9 giugno su Spotify e tutte le piattaforme streaming per Bradipo Dischi, distribuito da ADA Music.
Negli ultimi 5 anni filospada ha vissuto 15 vite diverse e nel frattempo ha scritto le 8 canzoni che compongono “Gli ultimi 4 disastri”. Come brevi racconti, i brani descrivono le tappe della transizione di filospada da ragazzo a giovane uomo. Ormoni che esplodono, cotte estive, maturità e tutto quel che c’è nel mezzo. Il risultato è un resoconto personale del particolare momento a cavallo tra l’adolescenza e l’età adulta in cui si ha tutta la vita davanti – con conseguenti speranze e paure rispetto a cosa si vuole diventare da grandi. Un vero e proprio disco di formazione, un Bildungsroman in cui filospada costruisce la propria identità attraverso la musica.
L’album sarà disponibile da venerdì 9 giugno su tutte le piattaforme di streaming e digital download, mentre in fisico nelle versioni LP (vinile nero, 150 copie numerate) e LP Deluxe Version (vinile rosso + CD di demo, 50 copie numerate) su Bandcamp e sullo store di Bradipo Dischi. Filospada presenterà "Gli ultimi 4 disastri" con una serata al Biko di Milano il 9 giugno e proseguirà con un tour estivo (Off Topic di Torino e Joshua Blues Club di Como tra le tappe previste).
Racconta filospada del suo primo disco:
“Sono filospada e negli ultimi cinque anni ho vissuto 15 vite diverse. Ho lavorato come promoter, come cameriere, come fattorino delle pizze. Ho cambiato tre facoltà diverse perché non sapevo chi fossi e cosa stessi facendo.
Adesso studio medicina. Ho vissuto a Milano, a Torino e mio malgrado anche a Varese.
Negli ultimi 5 anni ho vissuto 15 vite diverse e nel frattempo ho scritto canzoni.
'Gli ultimi 4 disastri' è ciò che è venuto fuori tirando le somme di una fetta importante della mia vita finora. Ogni pezzo appartiene ad un periodo diverso degli ultimi 5 anni, vicini ma, inaspettatamente, completamente diversi. In questo senso, è un album eterogeneo da vicino e omogeneo da lontano, come i quadri del puntinismo.”