C’è qualcosa di frenetico tra Venezia, Padova e Treviso. Sembra che le persone siano dirottate alla ricerca di qualcosa che non trovano o che, in fondo, non credono di poter raggiungere. Poter lasciare un messaggio è il privilegio di ogni impiego creativo, quasi un dovere.
Vorremmo che il nostro messaggio contribuisca a sciogliere i nodi dell’ansia che ognuno ha dentro di sé, causati dal modo di vivere delirante e dal non volersi accontentare di ciò che si ha davanti in questo presente.
Sette tracce, sette sguardi, che narrano di cieli, lettere al cuore e alla mente, corse, persone e storie, di ciò che si è perso e quello che si è guadagnato durante la corsa verso il cambiamento.
Un percorso che inizia distruggendo tutte le convinzioni ma che alla fine consente all’uomo, di ricostruirsi, di esprimere il proprio essere in maniera più libera con gli altri, ma soprattutto con
se stesso, abbattendo ogni tipo di barriera tra il soggetto e il proprio pensiero. Imparando a non mentire e, in particolare, a non mentirsi.
Un racconto che ci culla nella più vera delle epifanie. Nonostante tutto e tutti, rimaniamo i capitani del nostro destino ed è un passo alla volta, che forgiamo il cielo sopra di noi.
“Siamo l’autunno. Ci tingiamo dei colori del fuoco e del grano ma- turo. Dopo di noi rimane il gelo della percezione di ciò che è sta- to e la calma attesa del futuro
Step
Four Green Bottles
Descrizione
Credits
L’album è stato registrato agli Hate studios di Rosà sotto la supervisione artistica di Luca Spigato. L’arwork e le grafiche sono curate dal Bunker Studio, che si è occupato anche delle foto. L’album sarà pubblicato da IRMA Records a Novembre.
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