Nel videoclip, girato prevalentemente nel centro storico di Roma dal regista Francesco Ciccone, compare la danzatrice Alessandra Ruggeri ed è impreziosito dalla partecipazione straordinaria del trombettista Fabrizio Bosso.
Il jazz, e in generale la musica, ha rappresentato per me - dichiara Cavestri - una vera e propria svolta, oltre che una scelta di vita. Nel video, infatti, ho voluto rappresentare, giocando anche sul passaggio dal buio alla luce, la straordinaria energia che la musica è capace di trasmettere e il suo potere salvifico, anche nei momenti più difficili.
In the Way of Silence si caratterizza per un sound molto coinvolgente e immediato, passando da momenti più groovy fino ad atmosfere più rarefatte, ed è arricchito dalle note particolarmente eleganti e avvolgenti di Bosso. Il solo piano, riflessivo e paziente, che chiude il brano è un tributo a Miles Davis, con una reinterpretazione della sua celebre “In a Silent Way”, a cui si ispira il titolo. In questa sua prima opera, Francesco Cavestri lancia un invito, rivolto soprattutto ai giovani come lui, ad apprezzare e avvicinarsi al jazz, un genere sempre innovativo e volto alla continua ricerca, e ai suoi giganti e più iconici pionieri.
L’album, edito da PMS Studio/Intense Feel Records, sarà presentato dal vivo, e con la presenza di Bosso, il 18 marzo al Bravo Caffè di Bologna.
Classe 2003, Francesco Cavestri entra a soli 13 anni al corso jazz del Conservatorio di Bologna. Dopo anni di studio e dedizione allo strumento, sbarca giovanissimo negli Stati Uniti dove ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e ottenere importanti risultati, tra cui l’iscrizione alla Summer School del Berklee College of Music di Boston, dove nel 2021 otterrà anche una borsa di studio. Il 18 marzo torna al Bravo Caffè, lì dove ha mosso i primi passi dal vivo, per presentare il suo album d’esordio.
Il progetto si chiama “Early 17”. Inizialmente l’intenzione era di chiamarlo “Early Registration”, titolo ispirato al secondo album di Kanye West “Late Registration”, con un riferimento all’età in cui ho inciso l’album (17 anni, appunto), ma poi ho realizzato che non suonava bene e che non molti avrebbero colto il riferimento, così ho modificato il titolo, mantenendo l’allusione all’età.
Il disco presenta molte influenze musicali, tutte gravitanti intorno al jazz, che rimane l’essenza su cui il progetto è costruito. È formato da 9 brani originali (8 strumentali e 1 cantato, con testo originale, scritto da me); in alcuni dei quali troviamo citazioni al mondo del jazz e dell’hip-hop, con una significativa creatività sonora, legata però da un filo espressivo unitario. Il metodo di creazione del disco è individuabile in una continua ricerca dell’innovazione e di un sound all’avanguardia, cercando un equilibrio tra il jazz e i generi a esso legati (r&b, hip-hop, fusion…)
La formazione alterna trio e quartetto, con elementi elettronici aggiunti in post-produzione, e due brani interamente prodotti in studio (tracce 08,09)
Le collaborazioni svolgono un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’album: abbiamo Fabrizio Bosso alla tromba in due brani (03,07) e Silvia Donati (06).
Per quanto riguarda la traccia “In the Way of Silence” è stato girato anche un videoclip a Roma, insieme a Fabrizio Bosso. Il videoclip è una cosa molto inusuale per un brano jazz, specialmente se strumentale; anche questo testimonia la ricerca innovativa che caratterizza tutta la produzione del disco.
Tutti i brani sono stati composti, registrati e co-prodotti da me presso lo studio di Massimo Tagliata, con Roberto “Red” Rossi alla batteria e Massimiliano Turone al basso.
Il 30 Giugno 2022 esce la versione Radio Edit del singolo “In the Way of Silence” , disponibile nei digital store.
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L'articolo Biografia Francesco Cavestri di Francesco Cavestri è apparso su Rockit.it il 2022-06-30 11:38:08