Di concerto con il progetto El-ghor, Luca intraprende un ambizioso percorso musicale da solista, entrando a contatto con la musica elettronica. Crea, editando suoni dell’ambiente circostante, atmosfere musicali che lui stesso ama definire semplicemente dolci. Una musica che attenua e placa, che accompagna. Si diverte a spaziare fra laptop ed immagini riuscendo così ad interessare la “Muertepop netlabel” per la quale nel marzo 2009 pubblica l’album “Photophobie”, attualmente disponibile in free download. Secondo la rivista “Heavy Impact”, .
Negli ultimi anni i brani di Fucksia sono stati selezionati come colonna sonora del documentario “La Polvere ed il vuoto” dedicato al terremoto del 1980 in Irpinia e dalla Enfant Film nell’ambito di un progetto riguardante la morte del cinema contemporaneo.
Nel luglio 2010 compone le musiche per “L’Immoraliste Di Gide” in concorso al Ravello Festival.
E’ presente nelle compilation edite dalla casa discografica “Go-zombie” americana e “Musicaoltranza”. Parallelamente al progetto solista, Luca è attualmente chitarrista per il gruppo “La Congrega” e tastierista/chitarrista insieme a Dills.
La sua attività nel campo della musica prosegue infine con ottimo successo nelle vesti di dj: con l’eclettico Melke prende forma il progetto “Melke vs Fucksia”: i due si sfidando per ore in un estenuante dj-live-set in cui a farla da padrone sono selezioni di brani musicali figli della cultura giovanile in auge dai lontani anni ’70 e fino ai giorni nostri, con un particolare occhio alla scena musicale degli anni ’80 in Germania. Il progetto ha finora registrato numerosi successi di pubblico, diventando una sorta di appuntamento fisso in determinati contesti urbani quali il Pompeilab.
Fucksia, dunque, si propone oggi come un mix di stile dall’impatto aggressivo ed allo stesso tempo rilassante: un raggiante animale da palcoscenico che riesce a vivere le sue giornate con la stessa allegria di quando era appena adolescente. A breve sarà pronto il suo primo video musicale mentre in cantiere c’è già il prossimo Ep. Studente all’istituto superiore di Desing di Napoli, Luca Fucksia Marino passeggia nel complesso prato della musica con la serenità di chi sa di vivere nel suo mondo.
Biografia a cura di Alessio Arpaia
Dicono di Photophobie :
…Siamo in territorio battuti da Notwist, Mùm ed affini, ma con un minor legame alla forma canzone tradizionale che imprime una forma più liquida all’intero lavoro. Un disco che non supera i 30 minuti e che scivola via tra tensioni e languori lasciando una scia quasi di magia… (Kathodik)
…un album composto da sette gioiellini di indietronica quasi totalmente strumentale. Un prodotto “fatto in casa” con la gioia dell’anima e la malinconia del cuore. Un disco di brevi narrazioni, descrittivo, didascalico ma con gusto. Per pensare, magari, al tempo che fugge… (Nerds Attack!)
..Photophobie può essere paura della luce, ma non c'è nulla da temere in questo lavoro, ogni nota è esattamente dove noi vorremmo che fosse, Fucksia ci da l' illusione di essere noi stessi i compositori, mentre è lui a manovrare dolcemente i fili di questo teatro fatto di ombre e colori. Fucksia sembra sapere tutto di noi.... (Heavy Impact)
Eccoci dinanzi ad un contenitore di suoni meravigliosamente sottile, denso, accarezzante ed intrigante. Sette piccole perle musicali da ascoltare e custodire con cura, da assaporare all'ombra di un cipresso su verdi colline, da gustare davanti ad un mare calmo e tremendamente blu, da vivere nel mezzo di una piazza silenziosa... (Indie-Zone)
Fotografie, che rimangono lì, sospese nel nostra memoria che comincia a perder colpi, che aggrediscono delicatamente i nostri i ricordi, aggrappandosi a qualsiasi input. Un continuo sussulto, che non ha nome, che rimane sulla punta della nostra lingua, muto, eppur così definito, che fa quasi venir voglia di piangere, ma che alla fine sopprimiamo con un sorriso poco convinto…( Naple Street Style)
Fucksia presenta le sue trame su campionamenti elettronici ritmati che si scontrano con la dolcezza quasi onirica delle aperture melodiche. Crea atmosfere di accompagnamento nel quotidiano attraverso questo dream-pop che ricorda gli islandesi Sigur Ròs o i più vicini Notwist... (Undergroundattack)
Ascoltare Fucksia è come mangiare una torta ai mirtilli: dolce, sensuale, delicata! L’Islanda è il luogo ideale, i Mum e la Morr, gli amici e la casa dove abitare... (Saltinaria)
..Photophobie.., un..opera prima da tenere d..occhio.
Innanzitutto, è disponibile in free download suhttp://www.muertepop.com/ e uno dei motivi per cui vi invito a scaricare questo lavoro è la dolcezza e la levità con cui Fucksia affronta determinati temi… (Mescalina)
Atmosfere oniriche, fanciullesche, Photophobie è un album delizioso, di quelli che durano troppo poco, di quelli che non stufano e che non dovrebbero mai finire. Sette canzoni, tutte diverse, sette frammenti, sette espressioni, dove l’elettronica è superata, non ci sono suoni freddi, non ci sono atmosfere distaccate, nulla di meccanico e frammentato, ma fluente e ovattato glitch pop che suona lontano. Difficile convincersi che sia un prodotto italiano Photophobie…scaricatelo prima che troppe persone si accorgano di lui.(Hyde Park e The Great Complotto Radio)
Seven lullabies for aluminum babies designed to take you on a trip through the intricacies of modern indietronica and the realm of IDM percussive mayhem. (Heaten Audio)
La palma di miglior ascolto propostomi da Hate Tv sino a questo momento va senza dubbio a Photophobie del dj producer Fucksia. Applausi, strette di mano e bacio accademico per questo ragazzo originario di Scafati autore di un album di debutto che di primo acchito lascia senza fiato. In soli ventotto minuti Fucksia riesce a entusiasmare, sorprendere, far ballare e, in alcune parti, anche commuovere. Conquistando grandi e piccini con la sua dolcezza,Photophobie è un bignamino glitch da portare sempre con sé. (Hate Tv)
Un album in cui una costante attenzione verso il suono più puro e delicato, si scontra piacevolmente con attitudini post-rock e con la stessa elettronica,
resa non algida né distante, ma dotata qui di un'anima ammaliante e,soprattutto, dolcissima.
Malinconie celestiali e templi elettronicamente soft.
Bellissimo. (Revolving Doors)
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L'articolo Biografia Fucksia di Fucksia è apparso su Rockit.it il 2011-12-13 14:13:54