La Forma musicale bipartita ovvero A e B . Strofa. Ritornello.
Tralasciando la variazione C che richiama di nuovo il ritornello la bipartita è la forma musicale per eccellenza che "molti" usano.
È una forma musicale magnifica.
Ho scoperto che durante il romanticismo sono nate forme di scrittura musicale
più libere senza schemi.Senza schemi precisi sarà questo nuovo disco...
Un disco romantico pieno di temi che vanno e vengono quando hanno voglia,
senza seguire nessuna logica se non quella dell'improvvisazione e forse a pensarci bene nemmeno quella. Dunque musica libera da vincoli.
A e B. Certo la bipartita la uso anche io e spesso ma uso anche tutte le altre lettere dell'alfabeto. Se ci sono perchè lasciarle da parte?
E poi ad un tratto tutti piano piano ci siamo ritrovati più leggeri. Non c'è più bisogno di portarci dietro un rimario, una penna, un quaderno una chitarra. Un'agenda,una macchina fotografica. Siamo leggerissimi. Nemmeno i pensieri ci portiamo dietro,quei pensieri che a volte ci rendono più pesanti,li buttiamo vià subito di getto. Ho letto di un uomo,che da ragazzo prima di diventare quello che poi è diventato senza forse realmente volerlo, andava in giro senza scarpe, forse per sentirsi più leggero chi sà. Non ci portiamo più dietro nemmeno la Musica, è tutto rimpicciolito. Siamo passati da avere copertine di dischi grandi come quadri ad 340x340 px.
E come fai ad ammirare un quadro così piccolo? Non lo fai.Questo è il punto.Per lo meno non lo fai subito ci vuole solo un pó di zoom. Si perchè con un pó di zoom tutte le cose piccole diventano un pó più grandi più chiare più nitide e allora si che puoi ammirarle. Dunque siamo in grado di portarci appresso una quantità infinità di capolavori basta accorgersene ed usare lo zoom allora si che si apprezza molto meglio la sensazione di leggerezza.
Pensavo a questo e ad altro quando ho iniziato a pensare al suono che doveva avere il mio nuovo disco. Un disco che faccia venire voglia di andare a prendere una lente di ingrandimento per cercare di capire i dettagli. È un pó quello che faccio sempre, prima un disco lo penso a lungo poi ma solo dopo molto tempo inizio a suonarlo e contemporaneamente ad inciderlo.L'improvvisazione e la creatività vannó sempre di pari passo e anche questa volta così è stato. Pensato come una immaginaria colonna sonora cinematografica il disco partendo da un suono cerca di raccontare una storia. Ad ognuno la sua. Tra vecchi dischi di Davis, di Morricone, Mancini,Williams, Beltrami, tra note di Wright del Metheny group e di altri mille genii che girano da sempre nella mia aria, piano piano le registrazioni ispirate da tutta questa aria appunto, proseguono. L'aria potrebbe anche diventare vento e spingerci a volare no? Tanto siamo tutti più leggeri dovrebbe essere più facile farlo.Volare intendo.Forse per volare ci vuole una leggerezza diversa da quella che conosciamo.
E allora anche se non ci portiamo più tutta quella roba dietro forse forse ripensandoci non siamo ancora tanto leggeri da riuscire a volare. Meglio così.Si puó spiccare il volo in mille modi anche semplicemente prestando più attenzione alle cose e ai suoni che ci circondano. Ho iniziato a pensare anche al ritmo al tempo ai bpm mano mano che l'album prendeva forma. Si perchè il ritmo è importante. Qualsiasi grande melodia qualsiasi grande tema si appoggia su di un tempo. Da questo pensiero è arrivato poi il titolo del disco. Adagio Espressivo.
Adagio Espressivo
GaetanoDiMauro
Descrizione
Credits
Gaetano Di Mauro Guitar,piano synth.
Antonino Cortese drums.
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