Una risata o una smorfia di memoria, un brivido d'ira o ludico erotico, ma una necessità innanzitutto. Farsi attraversare dal mondo e poi convertirlo in esplorazione nello scontro di passioni con questo affare storto a forma di drago, fatto di rame, legno e zinco. Alla decisione poi di fissare il percorso così che debba rappresentarci definitivamente non ci si può sottrarre, e allora si può scegliere uno studio di registrazione che faccia da fondale fintamente neutro, asciugando e concentrando ogni passaggio, oppure catturando la relazione dal vivo con un pubblico che, più o meno inconsapevole, contribuisca alla cristallizzazione dell'irripetibile. Per Asylum ho scelto una terza opzione: con me (e il mio strumento) Renato Fiorito e i suoi dieci microfoni, a interpretare un volume di mille metri cubi. Nel cuore di Napoli, la sala del Refettorio dell'ex Asilo Filangieri ha suonato con noi, con il suo tufo e il suo legno che in secoli di pazienza hanno ospitato molte migliaia di anime, con i loro sfrigolii e affanni e gioie sui quali rimbalzano le note e le schegge di vite presenti e passate, di donne e uomini che transitavano, fuggivano o si fermavano. Nel desiderio che i nostri spazi sappiano proporre accoglienza e libertà a un mondo che ne ha più che mai bisogno.
--- La gallery Asylum è apparsa su Rockit.it il 2018-11-29 15:58:43