Non occorre pensar troppo alle cose, falle solo nel momento giusto! Ciò che devi dire è già tutto in ciò che circonda la tua scarpa: il paese, con le sue note grasse e smilze dei nonnetti che chiacchierano e chiacchierano: la roncola, la comare, il battesimo di mio nipote e la moglie del farmacista, quella sì sa il fatto suo! "Sai, ho visto il carnevale in tutti i paesi della valle..." C'è tutto quello di cui hai bisogno appena volti l'angolo: in salita cambi prospettiva, scendendo, i passi hanno un altro stile. In paese c'è chi si diverte con la metrica matematica; in città c'è chi, vocabolario alla mano, costruisce castelli in pentagramma; qui c'è chi ci ride su: ridiamo della musica suonando senza regole, al canone ci pensa chi non ha ironia. Noi guardiamo al mondo e i ai suoi colori, alle sue scarpe rotte: su e giù tra mille scricchiolii e da giù a su raccontiamo l'inverso, il senza verso, l'oggi che è già ieri e il domani che trascolora in "si vedrà". È il nostro mondo, è il nostro carnevale autorizzato dal capocomico: vecchio di maschere e canali, nuovo di fontane e fatti e guai, decisamente troppi per fermarsi a 12 battute! Non basterebbero cento notti persiane per cento mozzi saputelli, per mille vele spiegate pronte a solcare i sette mari delle storie di ogni piazza e campanile. Ogni storia ha una sua pagine che sussurra alle tue orecchie che il fiato è teso a cantare, o corre dalle labbra alla sordina: la corda è al suo cospetto e la bacchetta attende in aria. La coda è tutta qua: sogni quei sogni che il cuscino ti ruba la mattina e il giorno ti ricorda che respiri: hai bisogno di una benda, di una spada e un orologio senza lancette, di una filastrocca là alla fonte e di ciliege in un fazzoletto che odora di capelli bianchi; hai bisogno di... ---La gallery Mio album è apparsa su Rockit.it il 2013-07-02 13:33:30