C’è un nuovo profumo in città, qualcosa che il vento ci ha portato da molto lontano, forse dal Sud America, da sotto i suoi vulcani o nei respiri del vento australe. Eppure l’odore e il suono sono gli stessi degli scogli di Bacoli o dell’ombrosa foresta di Cuma.
Fede ‘n’ Marlen, il suono gitano di una fisarmonica ed il legno duro del folk di una chitarra; un trait d’union tra l’italiano, lo spagnolo e il napoletano; lo strascico bianco su cui si lascia trasportare un bambino in calzoncini fra le sirene che accorrono dai fondali.
Il duo acustico partenopeo tutto al femminile inaugura così, su Facebook, la sua avventura discografica con noi:
“Inauguriamo questa nuova pagina con felicità, con la speranza di condividere insieme a tutti voi una parte fondamentale della nostra vita, che è la musica.
Vi invitiamo a seguirci, ad intervenire quando vi fa piacere, a creare.
Sotto l’ala protettrice di una giovane ma già formata etichetta partenopea, l’ Ikebana Records , che ci affiancherà in questa traversata, buon viaggio a tutti noi!”
Fede ‘n’ Marlen sono Marilena Vitale (voce, chitarra) e Federica Ottombrino (voce, fisarmonica, chitarra) ed il 29 marzo 2014, presso La Controra Hostels di Napoli ci sarà la presentazione ufficiale del loro Ep d’esordio “Stalattiti”.
La copertina e la grafica dello “Stalattiti EP” sarà curata interamente da Alice Schiavone, una talentuosa e originalissima artista emergente.
Se volete seguirle, ecco già un assaggio delle prime date del tour:
27.02.14 Dama – Campagna(SA)
07.03.14 Sanacore – Ariano Irpino(AV)
08.03.14 Allémmèrse – Molfetta(BA)
09.03.14 Ferula Ferita – Altamura(BA)
10.03.14 Mesalibre – Gioia del Colle(BA)
14.03.14 PIANO B – U Turn(NA)
28.03.14 Freqency – Pomigliano d’Arco(NA)
29.03.14 La Controra Hostels (NA) – presentazione ufficiale “Stalattiti Ep”
Se invece proprio non ce la fate ad aspettare di vederle in concerto, seguitele su FACEBOOK o su YOUTUBE.
C’è un nuovo profumo in città, qualcosa che il vento ci ha portato da molto lontano, forse dal Sud America, da sotto i suoi vulcani o nei respiri del vento australe. Eppure l’odore e il suono sono gli stessi degli scogli di Bacoli o dell’ombrosa foresta di Cuma.
Fede ‘n’ Marlen, il suono gitano di una fisarmonica ed il legno duro del folk di una chitarra; un trait d’union tra l’italiano, lo spagnolo e il napoletano; lo strascico bianco su cui si lascia trasportare un bambino in calzoncini fra le sirene che accorrono dai fondali.
C’è un nuovo profumo in città, qualcosa che il vento ci ha portato da molto lontano, forse dal Sud America, da sotto i suoi vulcani o nei respiri del vento australe. Eppure l’odore e il suono sono gli stessi degli scogli di Bacoli o dell’ombrosa foresta di Cuma.
Fede ‘n’ Marlen, il suono gitano di una fisarmonica ed il legno duro del folk di una chitarra; un trait d’union tra l’italiano, lo spagnolo e il napoletano; lo strascico bianco su cui si lascia trasportare un bambino in calzoncini fra le sirene che accorrono dai fondali.
C’è un nuovo profumo in città, qualcosa che il vento ci ha portato da molto lontano, forse dal Sud America, da sotto i suoi vulcani o nei respiri del vento australe. Eppure l’odore e il suono sono gli stessi degli scogli di Bacoli o dell’ombrosa foresta di Cuma.
Fede ‘n’ Marlen, il suono gitano di una fisarmonica ed il legno duro del folk di una chitarra; un trait d’union tra l’italiano, lo spagnolo e il napoletano; lo strascico bianco su cui si lascia trasportare un bambino in calzoncini fra le sirene che accorrono dai fondali.
C’è un nuovo profumo in città, qualcosa che il vento ci ha portato da molto lontano, forse dal Sud America, da sotto i suoi vulcani o nei respiri del vento australe. Eppure l’odore e il suono sono gli stessi degli scogli di Bacoli o dell’ombrosa foresta di Cuma.
Fede ‘n’ Marlen, il suono gitano di una fisarmonica ed il legno duro del folk di una chitarra; un trait d’union tra l’italiano, lo spagnolo e il napoletano; lo strascico bianco su cui si lascia trasportare un bambino in calzoncini fra le sirene che accorrono dai fondali.
C’è un nuovo profumo in città, qualcosa che il vento ci ha portato da molto lontano, forse dal Sud America, da sotto i suoi vulcani o nei respiri del vento australe. Eppure l’odore e il suono sono gli stessi degli scogli di Bacoli o dell’ombrosa foresta di Cuma.
Fede ‘n’ Marlen, il suono gitano di una fisarmonica ed il legno duro del folk di una chitarra; un trait d’union tra l’italiano, lo spagnolo e il napoletano; lo strascico bianco su cui si lascia trasportare un bambino in calzoncini fra le sirene che accorrono dai fondali.
C’è un nuovo profumo in città, qualcosa che il vento ci ha portato da molto lontano, forse dal Sud America, da sotto i suoi vulcani o nei respiri del vento australe. Eppure l’odore e il suono sono gli stessi degli scogli di Bacoli o dell’ombrosa foresta di Cuma.
Fede ‘n’ Marlen, il suono gitano di una fisarmonica ed il legno duro del folk di una chitarra; un trait d’union tra l’italiano, lo spagnolo e il napoletano; lo strascico bianco su cui si lascia trasportare un bambino in calzoncini fra le sirene che accorrono dai fondali.
--- La gallery Roster: FEDE 'N' MARLEN è apparsa su Rockit.it il 2014-03-16 12:06:03
