Questa antica figura di Cantautore, molto presente nei reperti archeologici della Magna Grecia, e di recente, riportata nel Museo "MArTA" di Taranto, sotto forma di gruppo scultoreo, continua a porre un quesito fondamentale per chiunque voglia confrontarsi con l'arte della canzone d'autore. Il quesito é: Saresti in grado di attraversare l'inferno,per riportare in vita ciò che di piú caro hai perduto?
Intorno alla rappresentazione pavimentale dell' "Albero della Vita", presente nella Cattedrale di Otranto, si tenta di riscrivere una discesa agli inferi che compie un primo salto temporale,dal Mito di Orfeo , a tutti gli Angeli e Demoni giunti fino a noi, in una riconfigurazione ibrida della penisola salentina,dove sfuma il confine tra Mito e Cronaca. C'é la vicenda degli Argonauti, non più guidati dal Nume Tutelare(PORTA D'ORIENTE) ma dai trafficanti di esseri umani(SOTTO LA VOCE NAUFRAGO). C'é l'Amore nella sua fragilità di esseri sradicati(IN UN CAMPO DI GRANTURCO E RAVANELLI).C'é l'esigenza di Senso che interroga il Mosaico Pavimentale della Cattedrale di Otranto(OTRANTO). In questo paragrafo musicale, la Luce é nell'Ombra, e inizia ad accreditare dei dubbi su cosa sia "Luce" e cosa sia "Ombra", intorno a ciò su cui non amiamo soffermarci .Per l'Autore, la Canzone ha trovato una sua àncora di salvezza, agganciandosi in maniera intima e originale , al Mito di Orfeo.
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La gallery Storie dell’altra guancia- Edizioni Dodicilune 2012 è apparsa su Rockit.it il 2024-09-06 10:34:38