Giacomo Toni viaggia nel campo della migliore musica d’autore italiana. Il suo è jazz ricercato capace di unire ritmi blues e incursioni swing. Giacomo Toni è un “Canta-Autore”, nel vero senso della parola.
I suoi testi sono ironici e pungenti, malinconici ma sinceri, di un cinismo che a volte sconfina nell’euforia, e rimandano al genio di Gaber, Iannacci, Conte, Capossela. Sarà forse per il lessico “sbiascicato” e paradossale, oppure per i monologhi improvvisati, o per quelle parole che saltano qua e là sui tasti del pianoforte e scivolano lentamente. Sono fotografie, sono storie, sono sigarette spente sull’asfalto alle 5 del mattino, sono bicchieri di vino bevuti in solitudine al bancone di un bar.
Giacomo Toni in concerto va visto subito, per molti buoni motivi. Il primo è che in questo momento Giacomo Toni è uno dei migliori cantautori italiani: un compositore con il genio dei grandi vecchi e la forma di un giovane d’assalto – come il McEnroe del 1984 o il Ronaldo del 1997. A un primo ascolto può far pensare a Enzo Jannacci, Piero Ciampi, Paolo Conte, Vinicio Capossela: ma chi va a vederlo per la seconda volta si renderà conto che Giacomo Toni è solo Giacomo Toni.
Il secondo motivo è che in concerto offre capolavori comici, ballate splendide e malinconiche. Inoltre ci sono le battute e le pause di Giacomo, c’è la sua faccia da attore di Hollywood e da vecchio contadino romagnolo, c’è il senso di qualcosa che è sul punto di esplodere.
Ci sono i componenti della Novecento Band, Marcello Jandù Detti al trombone, Alfredo Nuti Dal Portone alle chitarre, Roberto Villa al contrabbasso, Gianni Perinelli al sax e Marco Frattini alla batteria – altri cinque ottimi motivi che basterebbero da soli, cinque maestri con un talento da solisti e la capacità di fondersi alla perfezione con il pianoforte e la chitarra del loro “frontman esitante” (per citare una canzone di Toni).
Ogni canzone è un tornado di riferimenti musicali disparati, dalla scuola genovese al jazz sperimentale, e allo stesso tempo un racconto o un momento lirico chiuso in se stesso, forte, irriducibile, senza un verso o una frase musicale fuori posto. La band, fondata nel 2005 da Giacomo Toni, ha all'attivo tre album: "Giacomo Toni & Novecento Band" (2006), "Metropoli" (2008) e "Hotel nord est" (2010), tutti autoprodotti, in collaborazione con la libera associazione teatrale “Gli Incauti”.
Diversi i premi ottenuti tra cui: vincitori del premio singoli cantautori "Nuova Musica Italiana 2007" presieduto da Mogol; vincitori del "Riconoscimento al miglior testo Premio Augusto Daolio 2006”; finalisti al concorso nazionale “1° Maggio Tutto l’Anno”; secondi classificati al concorso “Forlì 4peace 2006”; finalisti al concorso “Risonanze Umplugged 2006” e ospiti a RADIO RAI 1 durante il programma “Demo”. Il 1° settembre 2011 Giacomo ha aperto l’attesissimo concerto di Raphael Gualazzi al Metarock di Pisa e il 23 settembre ha partecipato con successo al Supersound di Faenza.
Ad ottobre 2011 intraprende un tour tributo a Paolo Conte insieme a Lorenzo Kruger, frontman dei Nobraino e a giugno entra ufficialmente nell'etichetta MArteLabel. Il 2 novembre 2012 vince il Festival Mondiale della Canzone Funebre.
Nella primavera del 2013 è uscito il suo primo vero disco da solista. Musica per autoambulanze, pubblicato da MArteLabel.
Musica per Autoambulanze si fa beffe della figura del cantautore solitario e lascia che la nutrita band aggredisca e stravolga l’idea dell’autore. Fatto di fiammate ironiche, ballate romantiche e sferzate di cinismo, come se fosse un elogio della contraddizione, l’ultimo lavoro in studio di Giacomo mischia le carte in tavola e alterna sonorità schizofreniche e indiscrete a momenti d'intensità delicata, in un’altalena di umori musicali che allenano l’orecchio e confondono il resto.
Il 5 ottobre si esibirà all'Arts and Park Amphiteatre di Miami (Usa), dopo aver vinto l'Hit Week Music Contest 2013, le cui finali si sono tenute il 28 e 29 agosto presso il Traffic Free Festival di Torino.
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La gallery Giacomo Toni è apparsa su Rockit.it il 2013-09-19 19:32:12