(Foto di Starfooker)
Mentre viene giù il cielo intero, chiudono il festival alla Collinetta i Giardini di Mirò. Con e per loro, tanta gente, che ha ancora voglia di sentire un live importante, come ce ne sono pochi, ricco, intenso, e purtroppo, tagliato. Perché se cade il cielo non ci sono cazzi, non basta nemmeno tutto lo stile dei Giardini. // Benedetto Delle Piane
(Foto di Alex Alvisi)
La classe, ragazzi, la classe. E le canzoni, ah, quelle canzoni pastellate e nebulose e chiaroscure e piene di ro(ck)manticismo che devono essere ascoltate muovendosi all'unisono stretti stretti sotto l'ombrello, dov'è il mio fidanzato? Ah già, non ce l'ho. Jonathan Clancy vuoi essere il mio fidanzato? // Letizia Bognanni
(Foto di Starfooker)
Hai presente quando esci con un ragazzo che non ti entusiasma per niente, poi decidi di farci sesso e ti rendi conto che hai completamente sottovalutato la sua natura? Ecco, il live di Cosmo per me è stato così. E chiaramente, subito dopo, me ne sono innamorata perdutamente. // Alessandra De Ascentiis
(Foto di Alex Alvisi)
I pesaresi, alfieri della miglior new wave italica, salgono sul palco e la collinetta si scuote, danza, dimentica la pioggia. Un set tiratissimo, di classe e di sudore, di gente che si guarda le scarpe e si gode i riverberi. Ci fanno innamorare ad ogni suono, ad ogni ondata. Dreamy, scintillante. Qualità da festival europeo. Lunga vita! // Simone Stefanini
(Foto di Starfooker)
E il cielo è sempre plumbeo e la pioggia continua a cadere a scroscio, ma adesso invece che sull'erba sembra cadere su un marciapiedi di Manhattan, e il laghetto diventa l'East River ai nostri occhi ipnotizzati dall'impeto lisergico di uno dei live più arty e metropolitani visti al MI AMI 2013. // Letizia Bognanni
(Foto di Starfooker)
Corro alla Collinetta perché voglio strafarmi di Wildmen, non mi ferma neanche la pioggia. Sono bellissimi da guardare, coi baffoni e la carica animale: un tiro di rock'n'roll e una pasticca di garage, tutta la Collinetta è irrimediabilmente strafatta di Wildmen. // Chiara Longo
(Foto di Starfooker)
Dal palco The Van Houtens soffiano bolle di sapone sugli spettatori, il livello di serotonina di chi ascolta raggiunge picchi impensabili ed è quasi magia. Un giubbotto glitterato dietro la chitarra acustica, un concerto pop-cabarét che attrae grandi e piccini con motivetti da carillon in stile british. Folk poesia contemporanea. // Carlo Tonelato
(Foto di Starfooker)
Luca Mazzieri è un derviscio, un danzatore stralunato a metà tra Blixa Bargeld e Don Johnson. La sua chitarra sghemba, la poptronica che ti fa muovere i piedi e la voce di Linda Brusiani riempiono di gioia il pomeriggio della collinetta. Il feat. di Jonathan Clancy, bandmate di Mazzieri, dà il colpo di grazia. L'acquazzone arriverà solo alla fine, risparmiando i tanti spettatori ballerini col k-way. // Simone Stefanini
(Foto di Starfooker)
5 minuti prima scazzo col cantante che si mette a pisciare davanti a tutti nel backstage. Ma intanto, cosa cazzo vai a dirgli? Lo capisco una volta che salgono sul palco. Coi residui di un hangover che probabilmente gli dura da sempre, fanno il loro sporchissimo lavoro. E quindi garage punk, tanto fiato, i pezzi che bastava ascoltarli una volta sola e poi li ricordavi tutti. Sono scesi, hanno svuotato il frigo birre e poi sono andati via. La domanda rimane sempre: cosa cazzo vai a dirgli? // Marcello Farno
(Foto di Starfooker)
Domenica pomeriggio del MI AMI: Sylvia apre i concerti sulla Collinetta di Jack. Cattivi presagi dal cielo, ma mentre lei suona, accompagnata da Elena Grazi, nemmeno la pioggia ha il coraggio di scendere. Il pubblico seduto per terra con una birra in mano è rapito dall’atmosfera magica delle melodie, dal piano e da quella voce che conduce in un mondo meraviglioso. // Emma Bailetti
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La gallery MI AMI 2013 - Domenica 9 giugno - Palco la Collinetta di Jack è apparsa su Rockit.it il 2013-06-27 16:46:51