(Foto di Pavlove Der Visionaer)
Mai conclusione di MI AMI avrebbe potuto essere più perfetta: Appino mette ogni centimetro cubo di cuore nel concludere il suo live con “La festa della Liberazione” e di colpo spiove. L'atmosfera è nostalgica, gli abbracci fradici sotto le transenne sanno di verità e mordono allo stomaco pieni di gratitudine verso chi sta sul palco. Un concerto vero, rock nel senso più sentimentale possibile. // Carlo Tonelato
(Foto di Alex Alvisi)
Che storia! Anche la pioggia si fa gentile, dirada al suo cospetto, mentre Patty sale sul palco e noi ci facciamo piccoli, arrossiamo di fronte al mito. E' incredibile ascoltare le note de "Il paradiso" provenire dal palco Pertini, un'onda di gioia ci travolge, ci abbracciamo, ce l'abbiamo davvero fatta! Quando si realizza la "Pazza Idea", tutti a cantare sotto il palco, come se il domani non esistesse. Chi c'era, non se lo dimenticherà mai. // Simone Stefanini
(Foto di Alex Alvisi)
Piove senza pietà sulla domenica del MI AMI, e anche se non bastano gli ukulele, Joe Giovanardi e i Sinfonico Honolulu assieme sono abbastanza per incantare il pubblico. Sarà che sono tutti in serata, ma repertorio azzeccato, arrangiamenti paraculi e un cantante in gran forma fanno di questo concerto una sorpresa che scalda gli animi un po’ inumiditi. // Benedetto Delle Piane
(Foto di Alex Alvisi)
Portami a ballare il tango in una piazza abbandonata da Dio in cui gli ubriachi bestemmiano e il cielo si spalanca per tuonare il proprio austero rimprovero. Il ritmo sale e una chitarra peccaminosa ci sorprende avvinghiati ad uno sguardo. Il groove degli Spiritual Front somiglia a tutto questo. Il pubblico è reverenziale davanti alla loro fascinosa oscurità folk. // Roberta D'Orazio
(Foto di Starfooker)
L'illusionismo d'impatto stupisce, in seconda battuta ci sfida a trovare una spiegazione razionale.
Ho visto un pubblico di sirene, il Magnolia trasformarsi nel deserto del Maghreb e il palco Pertini diventare un bosco fatato. Quando queste immagini scorrono davanti agli occhi credi che si tratti di trapasso o viaggio da acido. Ho capito che è più probabile che sia stata opera dei Sycamore Age. // Chiara Angius
(Foto di Alex Alvisi)
Basta, c'è troppa gioia al MI AMI, tutte queste facce contente, e questi baci, se uno ha l'anima dark che fa, se ne va? Giammai! Arriva la pioggia e arrivano i Vanity. Gotici e psicotici, nutrono il nostro lato oscuro, e infine sazi di mille sfumature di nero possiamo affrontare ancora gioia e baci. // Letizia Bognanni
(Foto di Starfooker)
Post-rock e adrenalina. Che se chiudi gli occhi è notte, cadono stelle, anche se sono le sei di pomeriggio e il cielo è nuvolo. E le prime luci sul palco sono aurore boreali, e i Platonick Dive saltano, si scatenano, mentre dentro è solo suono. Suggestioni oniriche, tentacolari. Con la chiara intenzione di portarti lontano, dove (forse) c'è più posto per sognare. // Mara Mignani
(Foto di Starfooker)
La pioggia ha disperso i meno coraggiosi e le tracce del dj set scandiscono il countdown finale su un dancefloor che straripa baci, fango e vodka. Tutto finisce così: la sensazione di non averne avuto abbastanza e la certezza che continuando a ballare, il prossimo giugno arriverà più in fretta. // Alessandra De Ascentiis
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La gallery MI AMI 2013 - Domenica 9 giugno - Palco Pertini è apparsa su Rockit.it il 2013-06-27 16:32:40