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(Foto di Starfooker)
Arrivano e cappottano tutto e tutti. Che riempiono il palco e sono belli proprio a vedersi, hanno una miriade di roba appresso, fanno suonare pure i palloncini. Oltre c'è, il carisma di Fasolo che torna dentro la band e non davanti, il suono che poteva essere rock'n'roll, psych, acid, punk e glam tutti insieme e non te ne accorgevi per come era tutto al posto giusto. Una band grossissima, storica ormai e fiera. Ne nasce una ogni dieci anni così. // Marcello Farno
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(Foto di Alex Alvisi)
Lo vedi subito che sono di un altro pianeta. Altro tempo, ma anche altra testa. Quella stessa testa in cui è chiarissima la loro idea di musica. I Dumbo Gets Mad sono un tutt'uno di musica, stile, atmosfera. Sono bellissimi da vedere, così come il pubblico che riempie la Collinetta di Jack di fronte a loro. // Marco Villa
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(Foto di Starfooker)
Come un fulmine si scagliano sulla Collinetta, colpiscono senza pietà e vanno via lasciando ancora sete di cattiveria e puzza di fumogeni.
Sì, fumogeni rosso sangue scagliati ai piedi di un pubblico in piena esaltazione.
I Piatcions con il loro live hanno portato sul palco la quintessenza del rock, potente, senza freni, da mozzarti il fiato. // Carlotta Freni

(Foto di Starfooker)
Mise floreale e chitarrone a tracolla, Miss Chain arriva con la sua band in Collinetta per quaranta minuti di ottimo power pop, da quello scanzonato dei primi lavori a quello più agrodolce dell'ultimo “The Dawn”. La gente si assiepa sotto il palco, balla canta e si bacia: per i ragazzi sul palco, obiettivo raggiunto. // Silvio Bernardi
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(Foto di Alex Alvisi)
Scaraventati sul palco con mezz'ora di anticipo per un problema tecnico a Omid Jazi. Soundcheck immediato, una scarna presentazione e via. La Collinetta s'inonda di ritmiche indie-rock e chitarrine à la Strokes. Energia e voglia di mettersi in gioco. It's rock'n'roll, baby. Anche se non basta a smuovere un pubblico ancora seduto in pieno sciallo pomeridiano. // Mara Mignani
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(Foto di Starfooker)
Omid, ma siamo solo io e te? No, perché questo ho pensato, la collinetta non c’era più e la tua voce sulle note di una tastiera in prestito hanno riempito i miei occhi. Una luce differente, nuvole trasparenti, ombre dilatate su disordinate file di sentimenti infiniti, e questo ho pensato, che fossimo solo io e te. // Margherita G. Di Fiore

(Foto di Starfooker)
Penalizzati da suoni non proprio impeccabili, gli Assyrians non si demoralizzano e riprendono la scampagnata tra i campi di papaveri e lecca-lecca che avevano intrapreso col loro splendido ep. C'è tempo per presentare anche qualche chicca dall'album in arrivo, ovviamente lisergico al punto giusto. // Silvio Bernardi
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(Foto di Starfooker)
Aprono praticamente la Collinetta di sabato (il set di Phill Reynolds è ridotto all'osso) e, incuriosito dal singolone “Standing On The Shore Of Nowhere”, mi siedo ad ascoltare decisamente ben disposto. Succede però che la scintilla non scocca: sul palco manca quell'enfasi che avevo percepito nelle canzoni di “Mirrors”, come se la band fosse sempre lì lì per aumentare i giri e invece rimanesse inchiodata sulla marcia più bassa. // Faustiko Murizzi
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(Foto di Starfooker)
Una chitarra acustica confidenziale parte sola, poi una voce da crooner accende il falò in collinetta. Dolce come un pugno. E quando sale anche Veronica B. l’unisono è magia e i plaid si srotolano con gli occhi a lucciconi. Alla fine è tutto un fiorire di camice di flanella, nonostante il sole alto. // Starfooker
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La gallery MI AMI 2013 - Sabato 8 giugno - Palco la Collinetta di Jack è apparsa su Rockit.it il 2013-06-27 16:16:23