(Foto di Alex Alvisi)
Dargen & Fratelli Calafuria, Edipo, Nardinocchi. Ma è lui la star, magnetico con i suoi occhiali da sole e l'aria da turista al villaggio vacanze, animatore di folla adorante che canta tutti i brani, lancia palloncini, invoca il Dargen mattatore. “Senza il Mi Ami non ho futuro”, “Tu Mi Ami punto e basta” … gran finale con una romantica “Malpensandoti”, l'amore è nell'aria. // Chiara Longo
(Foto di Starfooker)
Non s’erano mai visti tanti movimenti di bacino al palco Pertini. I frullati di açai sono lontani, i vecchi compagni di università pure: la saudade arriva per forza. Ma la bravura sta nel cantarla così. Stasera s’è capito perché in Brasile il post rock non può attecchire, magici Selton. // Sara Scheggia
(Foto di Alex Alvisi)
Gli Amari sono una band di cui c'è bisogno. Perchè l'hip hop può (e deve) essere anche leggero, ironico ed intelligente senza catene, cani o macchinoni. Quindi rieccoli al Magnolia, con i bassi che tirano giù le transenne e i ritornelli brillanti & astuti, ché anche Dargen D'Amico non può fare a meno di metter il naso in questo live. // Benedetto Delle Piane
(Foto di Alex Alvisi)
Freaks, belli, pintados. Partono di charango e ukulele, la gente di colpo prende a ballare, ed ecco uno spettacolino che non ti aspettavi, eh Pertini? Il folk, il gipsy, anche l'hip hop. Dal catanese al brasiliano (con i Selton che fanno capolino sul palco), musica che combatte e scompiglia le idee. // Paola Cantella
(Foto di Starfooker)
A discapito del nome nel set delle Furie c'è ben poca ruggine, anzi il loro set ben oliato mette gli spettatori del Pertini alle prese con un ottimo indie-rock dal sapore esterofilo. Splendidi intrecci di voci tastiera e chitarra, band solida e coinvolgente. // Michele Montagano
(Foto di Alex Alvisi)
I Lactis Fever inaugurano il sabato del Pertini di fronte ai primi esemplari di un pubblico timido ma curioso. Regalando esattamente quello che ti aspetteresti da una band che ha fatto del pop la propria filosofia di vita: melodie ipnotiche, coretti, spensieratezza dal sapore internazionale. E che le danze abbiano inizio. Belli così. // Mara Mignani
(Foto di Alex Alvisi)
Stylophonic era “super gasato e preparato” per il MI AMI già da giorni. Simpatico e appassionato nella vita come quando mette i dischi. Ci risolve anche la sbatta del volo di Riva che è in ritardo: super easy scambia il posto con lui nella line up senza storie. Quando tocca a lui al Pertini ballano tutti. C'è anche gente presa benissimo con gli occhialoni scuri. Stylo è super! // Carlotta Fiandaca
(Foto di Starfooker)
Dentro un dj set non c'è solo la persona che lo fa o le persone che lo ballano, ma tutto un percorso, un'evoluzione, la crescita, i feat importanti, gli scazzi in casa, i re-edit, i remix, le nuove produzioni, le atmosfere complextro di scuola Diplo. E' praticamente un pezzo di vita lasciato su un palco, in un festival. Per sempre. // Michele Wad Caporosso
(Foto di Starfooker)
E' ormai il nome italiano più competitivo a livello internazionale in ambito house. Che sia quella di Ibiza o quella della disco di Provincia, che sia l'electro dei festival internazionali o la cura dei bassline delle più famose label nord europee: quando c'è un dj set di Riva Starr non ti accorgi nemmeno se il limite dei decibel tende al ribasso. Non ci fai proprio caso. // Michele Wad Caporosso
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La gallery MI AMI 2013 - Sabato 8 giugno - Palco Pertini è apparsa su Rockit.it il 2013-06-27 15:51:36