(Torna all'indice) (Foto di Alex Alvisi) Emozionarsi, cantare e ballare. Succede con i Dimartino che, a differenza dei falchi dai paesi, non scompariranno. Voce al massimo delle potenzialità, batteria viva come un animale e tastiere imprevedibili, un intreccio di suoni che scorre via tutto d’un fiato e una collinetta gremita e attenta. Perché noi non siamo gli alberi, che stanno fermi lì. // Alice Tiezzi (Foto di Alex Alvisi) Dorella-Succi siete invecchiati. Avete la faccia di chi ne ha viste troppe, le mani consumate di chi suona da lungo tempo e i vostri movimenti tradiscono: avete consumato parecchi live, si vede. Siete delle bellissime bestie da palco. Siete indispensabili. Il vostro concerto ha fatto più danni dell'ascolto in cuffia: mani e braccia in preda al tremore, cuore sudato e cervello massacrato. Bellissimo. // Chiara Angius (Foto di Starfooker) Un live fuori dall'ordinaria amministrazione quello dei Gazebo Penguins. Cominciare dicendo “Ora siete liberi di farvi un po' male” significa scatenare una marea di folli in fervente attesa, provocare la guerra nucleare. Un concerto di quelli che difficilmente si dimenticano, durante il quale trattenersi è indecente oltre che impossibile. // Carlotta Freni [playlist=32779,Giuradei](Foto di Alex Alvisi) Ettore Giuradei è un Samuele Bersani con la follia di Bugo e la presenza scenica di Damon Albarn. Trascina l'intera band in una formidabile, tiratissima performance di quel cantautorato spigliato su cui è impossibile stare fermi. Divertenti e divertiti. Folgoranti. E no, non voglio sapere "com'è dimenticarmi di te". // Mara Mignani [playlist=32783,L'orso](Foto di Starfooker) Essere adolescenti nel 2013. Accalcati sotto il palco, pronti a sfoggiare la maschera di James Van Der Beek, e a sentir (de)cantare le proprie storie, di albe stonate e primi, infelici amori. Con tanto di medley Bugo-Cani-Ambra-883. Serenità e ritornelli che ti rimangono in testa per il resto del festival. // Mara Mignani [playlist=32715,Bianco](Foto di Giovanni Di Lorenzo) Arriva stanco, con la band appresso, stremati dal caldo. Però è un attimo a farsi passare tutto. La Collinetta come la bacia il sole ora non l'ha baciata mai, e così i pezzi se ne vanno via docili, uno dopo l'altro, perchè il pop è una sensazione grossa che bastano dieci giovani amanti (li ho contati, giuro) e significa che tutto sta viaggiando al meglio. Dammi tre parole. // Marcello Farno [playlist=32714,Threelakes](Foto di Giovanni Di Lorenzo) Cappello all'americana e occhiale alla Big Bang Theory, Luca Righi alias Threelakes è tra i primi in Collinetta, "troppo grasso per suonare a Milano", dice di sé. Ma la magia del set del mantovano è tutto fuorché uno scherzo: pochi accordi e voce dolente, quasi un Elliott Smith catapultato a noi da piazza delle Erbe. // Silvio Bernardi [playlist=32713,Verbal](Foto di Starfooker) Una scelta diversa: consacrare la prima giornata di Collinetta del MI AMI alla psichedelia e alle distorsioni, iniziando quindi con i Verbal. Un live che ha distolto il pubblico dall'idea della pennica pomeridiana sul prato, scaraventandolo invece in un universo parallelo in cui il post-rock continua a turbare il sonno dei comuni mortali. // Carlotta Freni ---La gallery MI AMI 2013 - Venerdì 7 giugno - Palco la Collinetta di Jack è apparsa su Rockit.it il 2013-06-27 15:15:58