Un'illustrazione per ogni traccia,
disegni di
Pavan, Borgioli, Cattani, Cinetti, il Semplicista, Portolano, Gattafoni, Mora
L'anonimo cammina sul bordo del deposito dei bus,
cammina,
passeggia,
barcolla,
Io
poco meglio di lui
torno rintontito
e aspetto la sera per bere litri di vino a buon mercato
Ora dormo mentre gli altri son partiti per il rave.
e potrò sfruttare il mattino per respirare il banco di nebbia che ogni giorno continua a spuntare sotto casa .
Ho dato fuoco al bosco
io ora non mi pento più…
ho comprato una rosa indiana
io poco meglio di lei
torno rintontito
e aspetto la sera per bere litri di vino a buon mercato
e potrò sfruttare il mattino per respirare il banco di nebbia che ogni giorno continua a spuntare sotto casa .
Comprare le rose
regali a puttane
con l'oro negli occhi
con l'uomo che guarda
Non sono finto, si dice che taccio per “timidezza d’amore”,
vorrei che adesso tu fossi qui e che mi accarezzassi
come fossi il tuo cane
di cui ho solo la fame
di cui ho solo l'odore
come fossi il tuo cane
Ho messo le ruote da neve ora posso atterrare su un mondo softcore.
ora son servo della bestia che trattengo
e sono padrone
sono chiuso nel silenzio per ritmare fuori tempo, il respiro.
fuori tempo, il respiro
Ho messo le ruote da neve ora posso atterrare su un mondo softcore.
odore di bruciato sulle mani,
l’odore di bruciato sulle
mani,
Ho messo le ruote da neve ora posso atterrare su un mondo softcore.
Fermo
impalato fuori dall’auto
un punto interrogativo shoegaze che si fissa i piedi,la terra sotto i piedi.
La terra sotto i piedi si muove, tutto si muove, c'è un
luna park nella mia vista, c'è una festa immobile fisso il centro strada mentre dondola
che visione inutile !
Attorno le luci del silenzio di agosto eredità dalla gente che dorme,
l'estate festeggia, fa il bagno di notte e muore!
Se potessi scrivere tutto quello che sento
se potessi dire tutto quello che sto vivendo
se potessi raccontare tutto ciò che sto facendo
dovrei dipingerlo
per spiegarlo meglio
ma colori non ne ho
matite non ne ho
ho solo le mani vuote
e sceglierò il silenzio
̀ sempre la stessa luce dalla prima infanzia
la medesima luce nel buio che spezza il sonno in una domenica pomeriggio
la stessa luce con cui di solito raggiungo il cielo assorto in pensieri lunghi
di anni
che si trasformano in attimi e si snodano in ricordi aggrovigliati ma chiari e
stupefacenti come una molecola di THC.
Sulla strada un grido che non riesco a vedere pulsa regolare come il cuore di un
corridore e senza fatica in un attimo di terrore s’affaccia il pensiero di
mettere in moto e di ritornare.
È come rivivere un film muto (ho fatto un quadro vuoto)
è come rivivere un film
muto (il mio quadro resta vuoto)
è come rivivere un film muto (nella mia mente vive un bruco)
song no tomorrow
the end of the world is coming
dormi per me
song no tomorrow
a parigi negli anni 50 hanno costruito per tutti pensando alle api
tutti lavoreranno insieme per un futuro migliore si dicevano gli architetti davanti allo specchio ecco le banlieue
il palazzo brucia fra le fiamme e il fuoco spero che duri poco
il palazzo brucia fra le fiamme e il fuoco spero che duri poco
song no tomorrow
parigi palazzi a otto piani, bambini con le spranghe fra le mani
poliziotti seduti con la testa fra le mani e intorno tutto brucia!
La rabbia non esplode senza ragione.
Fuori, odore di carbone.
La rabbia è una religione
The end of the world is coming
Il muro scalcinato che ho sul mio fianco
quasi m'appoggio
la luce che c'è, m'impedisce d'osservare un grande campo
incolto
in cui spontaneo non cresce più molto
a parte qualche ciuffo d'erba all'amianto
ho pianto
fisserò per terra dimenticherò l'erba e questo campo morto
“sotto il ponte” li ho visti forse non erano di questo mondo
i ragazzi che pisciano cantando,
come I cani randagi senza guardare in alto
con lo sguardo diretto verso il suolo
in un giro-girotondo,
quant' è bello il mondo,
prova tu a pensare alla guerra con una birra di troppo,
prova tu a crescere sopra l'erba con l'amianto di sotto,
prova tu a entrare nella testa di chi per vivere in un tugurio paga troppo,
prova tu a sognare d'inventare un nuovo rock
prova tu anche se già tutto è stato fatto,
prova tu a pensare guardando il mondo come un ragazzo,
pisciano per terra sommergono la guerra e quanto c'è di storto!
Ti penso
soprattutto
quando mi infilo
le mani
in tasca
e più sono strette le tasche,
più mi viene in mente la tua pelle gonfia,
il calore soffice che generava
adesso insinua dentro di me un pensiero,
un sapore,
io sono sporco
per questo resto così a cercare un pezzetto di te nei pantaloni,
un pezzetto per fare uno spuntino di memoria.
Da quando non siamo più,
la mia vita ha il senso d’un sapore è un piatto di carne a base di interiora
la violenza della cucina tradizionale.
Le mosche mi fanno una corona di compagnia, con la loro ronzante allegria!
La vita che muore, poi rivive...
nessuno partirà da qui
sopra, le nuvole grandi danno un po' di sollievo alla nostra partenza
che ci rinchiuderà qui dentro
qui dove ci siamo incontrati ed è già tutto bagnato in questo aeroporto di casa nessuno
partirà
intimo come una chiesa
intimo sfonda la resa
ma tu che musica ascolti
non ricordo più che musica ascolti
come un cane alla fine torno a casa
come un cane alla fine torno a casa sporco
e allora
lasciami passare
voglio solamente accarezzare il confine
dall'altra parte del mondo è come qui
dall'altra parte del mondo è come qui
come un cane alla fine torno a casa
come un cane alla fine torno a casa sporco
Non voglio andare all'asilo
e bere tutto il giorno e mangiare dopo
aver osservato la cena prepararsi da sé
e ingoiare se stessi e specchiarsi nel panico
la musica rompe i vetri e fuori fa schifo
Rivedere cielo e strade senza semafori
e autobus senza passeggeri nessuno più
è come vivere dentro una bolla di pus
venerdì sera scendo all'inferno
seguo il volo dei corvi nel cielo sento un rumore
e piove,
sono vivo e piove
basta lasciatemi essere vivo mentre piove
Piove
d' tratto un pezzo di mondo sembra poterci cascare addosso
il cielo si sta sbriciolando pazientemente coccio dopo coccio
datemi un goccio
per cancellare la sensazione di freddo bagnato che mi sta avvolgendo senza pietà
corriamo a nasconderci sotto gli ombrelli senza guardare più in alto
spiccare un salto
un grande salto
che ci porti lassù alla fine del mondo
dove finisce il giorno...
e dopo il tramonto ci si apre alla nebbia
con gli occhi rossi
gli occhi chiusi
i pensieri fusi attaccati all'asfalto
degli innocenti e degli illusi che vanno a barcollare in un chissàddovelìddentro
oggi sono mentalmente troppo grasso per l'ingresso e non ci entro!
--- La gallery Montauk a fumetti è apparsa su Rockit.it il 2013-02-15 10:04:03