I luoghi di Nice Una soffitta, in una città di cui non ci importa, qui, ricordare il nome, in una soffitta di cui non serve, ora, indovinare dimensioni e forma, ne’ quanta luce dovesse trapelasse dall’unica finestra, per accendere la polvere in sospensione... qui viveva un ragazzo solo... Un trionfo di pietra, geometria, architettura. Come un punto, diventato linea, inerpicatosi su sé stesso, incurvatosi e cresciuto e poi cresciuto ancora, fino a prendere spazio e solidità, come tanti strati di roccia, che sapientemente fusi insieme, dallo scorrere dei tempi, formano una montagna solida, come una scala puntata al cielo più alto e irraggiungibile, bianca, come un mattino di primavera...ecco, come vi sarebbe apparsa la Capitale del regno bianco, in quel tempo. Vaste pianure dalla vegetazione bassa e leggera. Terre luminose, floride e rigogliose, tuttavia profondamente modificate, nel loro aspetto, dalla mano e dal lavoro dei proprio abitanti. Città maestose, , campi coltivati, industria, tecnologia e poi dighe e ponti e strade a perdita d’occhio. Tutto ben calcolato a riga e compasso. Misteriose e fredde, dalle alte, aspre montagne, dalle foreste oscure e intricate. Luoghi infidi, in cui forze naturali ed elementi scorrono liberi e potenti. Un tempo splendenti e rigogliose, brulicanti di vita, colori e forme, domicilio di creature ed esseri di ogni genere e forma, ai tempi della nostra storia sono ormai lande desolate, dominate dal gelo e da un profondo sonno, condannate ad una eterna “vita nella morte”. Da qualche parte occultata sotto una montagna, si racconta esista una cripta custode di immensi tesori. Un intrico di piante ostili e pericolose. Di giorno un’aria pesante e malsana in una costante penombra, che rasenta il buio, impedendo ogni tipo di orientamento; di notte la calma ed il silenzio di un’unica grande trappola tesa e pronta a scattare. La luce del sole non penetra, luna e stelle ignorano questo luogo. Impossibile dire se le piante abbiano imparato, nei secoli, a mutare la propria posizione spostando i sentieri, o se qualcosa confonda la mente dei viaggiatori: nessuno, una volta entrato, può mantenere la direzione voluta, nessuno può uscirne, tutti si perdono inesorabilmente. Un tempo ferocemente mutevole e rigogliosa, ormai è anch’essa nella morsa del gelo, ma nemmeno la neve arriva al cuore delle sue profondità e il suo potere è ancora pericolosamente attivo. Ai margini della Foresta Tetra, alle radici della Montagna Bruna, nascosta da spelonche, crepe e fenditure: una porta intagliata nella pietra e sigillata. Due guardiani interdicono il passaggio. Un enigma è da risolvere per accedere a ciò che, gelosamente, custodisce. ---La gallery Nice - i luoghi è apparsa su Rockit.it il 2021-12-06 17:33:24