TNS, Lord Bean, Johnny Marsiglia: 10 dischi con cui siamo cresciuti
Saranno tutti e tre al [l="www.rockit.it/miami/2015/index.php"]MI AMI 2015[/l] per presentare “Zero kills”, l'ultimo album di The Night Skinny. Gli abbiamo chiesto di raccogliere 10 dischi fondamentali: quelli da cui hanno imparato più cose, quelli che hanno cambiato un'epoca o, semplicemente, quelli che, una volta scoperti, hanno continuato a girare sul piatto all'infinito.
Sul satellite pompavano il video di "Triumph" almeno una dozzina di volte al giorno. Una super posse track senza ritornello, troppo lunga per le radio (forse), ma non per diffondersi a macchia d'olio nel globo. Il quadruplo vinile di "Wu-Tang Forever" è ancora oggi uno dei pezzi preferiti della mia collezione. ([b]The Night Skinny[/b]) Si tratta del mio primo disco rap italiano. Sì, il primo disco che mi ha letteralmente mandato in orbita. Ricordo che il beat di Cinque minuti di paura conteneva un sample di Isaac Hayes e non aveva nulla da invidiare alle produzioni di oltreoceano tipo Cypress Hill. Culto. ([b]The Night Skinny[/b])
Un disco importante non solo per l'hip hop italiano in generale, ma per la mia vita; lo avevo perennemente in cuffia nel mio girovagare, bastava l'attacco di "Come l'occasione" per caricarmi di una rabbia mista all'esaltazione per il rap. Era esattamente quello che cercavo da un disco. Beat bellissimi, sopratutto per un disco italiano dell'epoca, in stile Muggs/Cypress Hill, ed evidenti le ispirazioni americane, da Redman a Scarface. Un disco atipico, non allineato, che trasuda urgenza. ([b]Lord Bean[/b]) Un disco magico, quando riascolto qualche traccia mi chiedo “come fa a suonare così dopo tutti questi anni?”. ([b]Johnny Marsiglia[/b]) Disco incredibile, meno elettronico e con qualche elemento più rock in più rispetto al precedente "Fetus", insieme rappresentano due vere proprie perle del prog d'avanguardia italiano. "Pollution" è permeato dall'utilizzo del sintetizzatore VCS3 e testi a dir poco frikkettoni e al contempo intelligenti nella loro ingenuità (si passa da formule matematiche a principi di fisica, fino a motti esistenziali). Dedicato all'opera “Il mondo nuovo” di Aldous Axley e ad un fantomatico Centro Internazionale di Studi Magnetici. Nelle note di copertina parla di un possibile esperimento che ha coinvolto 18000 persone e dove si sarebbe tentato di bloccare tutti i veicoli a benzina e Diesel in Italia, mediante presunti mezzi magnetici (!). Se opportunamente predisposti (e per una buona mezz'ora), "Pollution" può diventare un vero e proprio viaggio di creatività e surrealismo, a partire dall'artwork e dalle foto presenti nel gatefold. ([b]Lord Bean[/b]) 2004, altro disco super importante (anche se ci ho impiegato troppo tempo a capire i versi di doom). Disco assolutamente perfetto che mi ha fatto avvicinare all'arte del sampling. "Accordion", il mio singolo preferito, conteneva un sample di Daedelus che, se non ricordo male, compariva anche nel video mentre suonava una fisarmonica. Fissa totale! ([b]The Night Skinny[/b]) Quando uscì questo (secondo) disco solista di Genius, molti lo considerarono pesante, estremo e cacofonico. Invece oggi, oltre che a risultare fruibilissimo, mi rendo conto della quantità di hit contenute in questo [i]masterpiece[/i], che ha segnato la storia dell'hardcore rap d'oltreoceano. Un'atmosfera cupa e ossessiva nei beat, parecchi skit tratti da Shogun Assassin e vari altri film di arti marziali, collaborazioni illustri di tutti i componenti dei Wu Tang in gran forma. Un artwork memorabile perfettamente in linea con lo Shaolin Style che ha reso questo ed altri dischi del clan dei capisaldi dell'hip hop Golden Age. Essenziale. ([b]Lord Bean[/b]) Ne sono troppo affezionato, ho passato un periodo in cui ascoltavo solo gli Slum e questo rimane per me senza dubbi un classico del genere. ([b]Johnny Marsiglia[/b]) 2001, Bologna: tutti i fine settimana al disco d'oro con Musteeno. Rimanemmo folgorati dal sound nuovo che El Producto aveva disegnato attorno alle rime di Vordul Mega e Vast Aire. Musica sperimentale alla quale devo moltissimo! ([b]The Night Skinny[/b]) Kendrick è entrato prepotentemente nella mia top 5 artisti di sempre. Questo disco, come tutti i suoi lavori, è speciale. ([b]Johnny Marsiglia[/b]) Combo devastante: Los Angeles To Detroit! Madlib + Dilla... cos'altro? "The red" è il singolo che mi ha spappolato il cervello e che tuttora suono quasi sempre ai miei dj set. ([b]The Night Skinny[/b]) --- La gallery TNS, Lord Bean, Johnny Marsiglia: 10 dischi con cui siamo cresciuti è apparsa su Rockit.it il 2015-05-20 13:24:31