Scuola di canto: 10 voci importanti per Patrick Benifei

29/06/2016 - 12:23 Caricato da Redazione
Dopo vent'anni passati a suonare e collaborare con tantissimi artisti (Casino Royale, Bluebeaters, Neffa, etc.), Patrick Benifei ha dato il via qualche mese fa alla sua carriera solista. Dopo aver pubblicato il primo singolo, "Sono Qui", è in uscita in questi giorni una nuova traccia, "Fumo In Macchina". Gli abbiamo chiesto di indicarci 10 voci da cui ha imparato qualcosa.
Raphael Saadiq
Il disco "Instant Vintage" resterà sempre uno dei miei preferiti. Il titolo dice tutto, stesso viaggio di D’Angelo con cui produce e scrive pezzi, ma visto in chiave West Coast.
Michael Jackson
Che dire, ormai si è detto tutto: ha fatto tutto meglio di tutti.
Alton Ellis
Grandissimo cantante e originatore insieme ad altri del rock-steady, una forma di ska più lenta, il padre del reggae moderno.
Lucio Battisti
Lui per me è uno degli artisti più significativi della musica moderna italiana. Ogni persona che si cimenta con la scrittura si accorge di dovergli qualcosa. Il suo modo di cantare ti fa capire che il manierismo è inutile e che l’intenzione è la cosa più importante. L’imperfezione perfetta. Il più sensibile di tutti.
D'Angelo
Sia il primo "Brown Sugar" che "Voodoo" hanno riportato il soul in vita, reinventandolo e mischiandolo con altri suoni funk, jazz e hip-hop, tutte cose di cui sono sempre stato appassionato.
Jackie Opel
Un king di Studio1, etichetta giamaicana di super classici che hanno segnato le mode e i movimenti giovanili degli anni a venire, soprattutto in inghilterra col movimento Mod e Skinhead.
Lauryn Hill
Penso di avere ascoltato "Miseducation" un miliardo di volte, la soul singer che di più mi ha ispirato per attitudine e feeling.
Marvin Gaye
Batterista in origine della Motown, ha scritto e cantato in maniera rivoluzionaria una musica che era solo fatta di temi dell’innamoramento, lui la prende e la trasforma, insieme ad altri (Curtis Mayfield, etc.) portandola verso i temi di attualità come la guerra in Vietnam e il razzismo negli Stati Uniti.
Pat Kelly
Altro cantante giamaicano, con un falsetto pazzesco. Sostituì Slim Smith nei The Techniques. Queste band di soli cantanti erano un po’ le boy band di adesso. Con i The Bluebeaters ci ispiriamo molto alle band di questo periodo, cercando di ricreare il mood “scanzonato” di quegli anni.
Sam Cooke
Lui è stato l’ispirazione di tutti quelli appena citati, quindi che dire: è l’originatore.

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