Gatti Alati: non animali mitologici, ma semplicemente Christian Alati (Gatto Ciliegia Contro il Grande Freddo) e Emanuele Gatti (News for Lulu, Morning Telefilm).
Nel 2013 si incontrano a Milano per sperimentare con la musica elettronica. Nascono così 9 tracce, fra campionamenti, club-dance, due trolley di giocattoli elettronici e visual art a supporto di un live minimalista da un lato ma di forte impatto dall’altro.
La lingua italiana a far esplodere testi impersonali che raccontano storie oggettive ma surreali, come recitate da grotteschi robot psichedelici e ossessivi: dalla prima notte d’amore e le sue fusa alla dipendenza da tecnologia ed alienazione (A domani); dai ritmi sincopati da supermarket (Preso parti) alla dipendenza da sesso (Sorrisi impiccati); dalla rupofobia di Conta fino a tre (“aiutali a lavar via dalle mani microbi”) alla sempre più ossessiva ricerca della linea perfetta a suon di pillole “per bruciare i grassi superflui”; dal nonsense cittadino fra un pestaggio e un altro (Firenze), al delirio di onnipotenza dovuto alla minima esposizione mediatica: “epicentro della massa, un domani sarai sveglio”.
Registrato fra Milano e Pavia e mixato da Ivan Antonio Rossi, Gatti Alati, omonimo primo long playing del duo lombardo uscirà a fine marzo per La Vigna Dischi, label di Mazara del Vallo (Trapani) che per la prima volta esce dai confini isolani per produrre un disco dal forte sapore metropolitano ed europeo.
Paolo Tedesco (La Vigna Dischi), Emanuele e Christian si incontrano nuovamente dopo 7 anni: con tre progetti diversi militavano nella splendida etichetta milanese Canebagnato Records.
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