Questo strano viaggio

Questo strano viaggio

Gemini

2024 - Cantautoriale, Rock, Pop rock

Descrizione

“Questo strano viaggio” è un brano di Gemini scritto da Antonio Sambalotti in collaborazione con
gli autori Serena D'Andrea e Paolo Pagliaroli.
Scritta e pensata con la volontà di toccare una tematica a volte un po' “dimenticata” da parte della
società e con lo scopo di sensibilizzare quanto più possibile riguardo la vita di un senzatetto.
Molto spesso gli unici compagni di queste persone sono gli animali, principalmente i cani, con i
quali, durante le fredde notti di inverno, si tengono al caldo a vicenda.
Queste persone, nel momento in cui perdono il proprio compagno di viaggio, si ritrovano
completamente da sole e, probabilmente, nello sconforto più totale.
In queste vesti viene descritto il protagonista della canzone che, in seguito alla perdita del suo
fedele compagno di viaggio, si ritrova nella più totale solitudine, lontano dalla propria terra e nel
mezzo dell'indifferenza altrui. Viene consolato solamente da due donne che lo invitano a farsi
coraggio nonostante tutto.
Inizia una nuova fase per lui che, attraverso l'amore per se stesso, per gli altri o per la vita stessa,
riesce a rialzarsi dal dolore appena vissuto e a farsi coraggio per continuare a percorrere la strada
della speranza attraverso la musica, sua più grande passione.

Credits

Antonio Sambalotti, cantante, autore e interprete di questa canzone, racconta come è nata: “Dopo
l'uscita del brano precedente “La volta buona”, per promuovere lo stesso e per realizzare il presente,
mi sono trovato molto spesso a viaggiare in diverse città d'Italia e, utilizzando come mezzo di
trasporto principale il treno, mi sono trovato ogni volta all'interno delle stazioni ferroviarie, e in giro
per le vie delle città stesse, ad osservare coloro che le “abitano”.
Questo ha suscitato in me un interesse particolare per questa gente (uomini, donne, giovani, anziani)
tanto che ho voluto avvicinarmi ad alcuni di loro per farmi raccontare alcune situazioni della loro
vita. Questo mi ha portato a voler scrivere una canzone che parlasse proprio di questo argomento.
Sento una responsabilità importante in quanto artista avendo l'opportunità attraverso la mia voce di
divulgare messaggi che vadano a smuovere le coscienze delle persone che mi ascoltano.
Per la stesura definitiva del testo mi sono avvalso dell'aiuto di Serena D'Andrea (mia collaboratrice
da ormai 9 anni e co-autrice di molti brani) e del poeta Paolo Pagliaroli (conoscitore di questa realtà
poiché volontario presso delle mense di associazioni che si occupano proprio di dare un pasto e un
supporto ai senza fissa dimora).
Per la realizzazione del brano mi sono affidato a due musicisti italiani di grande spessore, Danilo
Cherni e Maurizio Perfetto e all'amico di sempre Maurizio Proietti, tecnico Rai, discografico e
collaboratore in molti dei miei brani precedenti.
Ho scelto di registrare la mia voce utilizzando il microfono “Cento” che prende il nome dal suo
realizzatore, l'ingegnere del suono Marco Centobelli dopo aver ascoltato, tra gli altri, un brano di
Sting che aveva fatto registrare la sua voce proprio con questo stesso microfono.
Il messaggio che voglio dare con questa canzone è che molte di queste persone sono ferite dallo
stigma di essere senzatetto.
Alcune altre, invece, fanno una scelta consapevole e decidono di allontanarsi anche dal proprio
paese volontariamente, a volte in seguito a stravolgimenti di vita particolarmente importanti e forti,
portando con sè, come nel caso di questa canzone, solo una chitarra a cui il protagonista è molto
legato ed è spinto dalla voglia di conoscere nuove realtà e nuove persone in giro per il mondo.
Ho sentito di voler, in particolare, raccontare proprio quest'ultima situazione dato che molte persone
non sono a conoscenza del fatto che non avere una casa può essere anche frutto di una scelta ben
ragionata con la volontà di lasciarsi alle spalle in alcuni casi uno stress psicologico e fisico
particolarmente forte per la persona stessa.
Il videoclip, realizzato da Serena D'Andrea (sceneggiatura, scenografia, montaggio, color correction
e color grading), in collaborazione con i due addetti alle riprese Gianluca Rotondi e Stefano De
Concilio, è interpretato nella veste di attore protagonista da Andrea Abbafati.
Le attrici sono Jenny Carinci e Angelica Graziani e il playback di Antonio, in arte Gemini, è
realizzato in parte all'interno della stazione ferroviaria di Anagni-Fiuggi e in parte all'interno del
Museum Of Dreamers di Roma.
La compagna di viaggio a 4 zampe protagonista è Sally: un Labrador Retriever di 5 anni che da
poco ha terminato il suo percorso da cane bagnino.
Durante le riprese, Sally è stata accompagnata da entrambi i suoi conduttori, Stella Pesoli,
addestratrice E.N.C.I. del centro “Esaurimento Cinofilo” da lei gestito e Gioacchino Pesoli, i quali
hanno semplificato il lavoro di attori, addetti alle riprese e regista dando gli strumenti giusti per
gestire al meglio il cane.
Nel video viene rappresentato “lo strano viaggio” del protagonista che, a partire da una stazione
nella quale si trovava a vivere, si ritrova, passando attraverso la perdita del proprio cane e gli
abbracci di sostegno da parte delle due ragazze, in un ambiente fantastico (Museum of dreamers)
meravigliato, come fosse un bambino, da tanta magia. Percorrerà la strada dei suoi sogni ascoltando
per la prima volta la canzone e rendendola in qualche modo colonna sonora di questo nuovo
percorso di vita

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