di due pezzi firmati Luigi Tenco e Pino Daniele, quasi si intendesse additare quel legame tra canzone d'autore e vita ad altezza d'uomo un tempo saldissimo e oggi parecchio più labile, o se preferite astratto. Il disco vince la Targa Tenco 2009 per la migliore interpretazione. Nel 2011 esce un nuovo lavoro discografico dal titolo Canti, richiami d’amore. Nato da un'esperienza live, ovvero il concerto di Natale 2010 presso la basilica di Santa Croce a Firenze, il disco è una registrazione studio in presa diretta di quell'esperienza: un excursus tra la canzone d'autore e quella popolare; brani tratti dal cantautorato italiano di qualità e dalla secolare produzione delle varie regioni d'Italia. Sempre nello stesso periodo si crea un meraviglioso sodalizio tra Ginevra e la grande scienziata Margherita Hack: entrambe fiorentine, decidono di creare uno spettacolo che, tra musica e parole, racconti il’900 e la storia più moderna del nostro paese, tra i limiti, le risorse e la speranza di cambiamento. Nasce così L’Anima della terra vista dalle Stelle, uno spettacolo dal vivo che troverà grande riscontro per i cinque anni successivi nei teatri di tutta Italia. Margherita Hack racconta il suo Novecento. Il fascismo, la rinascita del dopoguerra, la fine del secondo millennio, affronta tematiche sociali scottanti quali immigrazione-emigrazione, nuove energie, lavoro, corruzione. Ginevra canta canzoni come “Amara terra mia”e “Malarazza” di Domenico Modugno, “Gracias a la vida” di Violeta Parra, “Montesole” dei PGR in una struttura di spettacolo in cui il racconto di Margherita Hack è "la memoria", il canto di Ginevra Di Marco è "il motivo". Fondamentale l’apporto di Andrea Salvadorie Francesco Magnelli che sul palco, oltre a suonare, interagiscono con Margherita con interventi, domande e battute sagaci che contribuiscono a provocare quelle risposte cariche di simpatia e spontaneità proprie della Prof. Hack e che l’hanno resa popolare e amatissima dagli italiani. Dallo spettacolo viene tratto un libro corredato da un DVD contenente un film documentario con la regia di Andrea Salvadori. Negli ultimi anni Ginevra continua ad incrociare volti, suoni, memorie, e fa suoi canti in lingue diverse, si confronta con artisti del panorama nazionale e internazionale in uno scambio musicale e umano, come durante il tour dell’estate 2014, con L’orchestra di Piazza Vittorio, ensemble di 18 musicisti provenienti da dieci diversi paesi del mondo. Nel 2015 avviene uno degli incontri più prestigiosi nella carriera di Ginevra Di Marco, quello con lo scrittore Luis Sepulveda, suo grande estimatore, durante la XXI edizione del “Dedica Festival” di Pordenone, festival di letteratura dal mondo. Nasce il reading poetico-musicale Poesie senza patria dove Luis Sepulveda e la moglie, la poetessa Carmen Yanez, leggono molte delle loro poesie accompagnate dalla musica del trio di Ginevra che costruisce, come sempre, una tessitura musicale, tra concetti e richiami, che perfettamente si sposa con la natura poetica degli autori. Lo spettacolo riscuote un enorme successo e viene riproposto l’anno successivo, a maggio 2016, a Perugia nella storica Sala dei Notari. Sempre nel 2015 partecipa alla riedizione di quel “Bella Ciao” che é stato il più influente spettacolo folk del secolo scorso. Il progetto porta il nome de Il nuovo Bella Ciao; la direzione artistica è affidata da Franco Fabbria Riccardo Tesi con gli arrangiamenti curati in collaborazione con Andrea Salvadori. Sul palco Ginevra canta con due importanti esponenti del folk e della musica popolare: Elena Leddae Lucilla Galeazzi. Lo spettacolo viene selezionato al Womex nell’ottobre 2016 e si appresta ad effettuare un importante tour europeo. Sempre nel 2015 viene invitata come Madrina al Premio Bianca D’Aponte.
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L'articolo Biografia Ginevra Di Marco di Ginevra Di Marco è apparso su Rockit.it il 2017-06-06 11:23:33