TESTO
(Interno – notte)
"Eh sì... vivo da solo... Si vede, eh...
C'è un po' di confusione, ma c'è tutto.
Sono contento che tu sia salita un attimo.
Non l'avrei mai sperato. No, non fraintendermi...
con una donna come te non lo farei mai...
Cioè, sì, lo farei... cioè... che casino... voglio dire...
non siamo qui per questo. Siediti.
Ci ho anche del whisky. Ne vuoi un po'?"
E lei: "No. Voglio fare l'amore con te."
"Come? Cos'hai detto?"
"Sì..." ripete tranquilla, "voglio fare l'amore con te."
Avevo capito bene.
E la Madonna! Ma è una meraviglia. Un miracolo.
Bisogna afferrarli al volo, i miracoli. Mica te lo chiedono due volte.
Ecco, non le do neanche il tempo di finire la frase.
La prendo tra le braccia e la stringo fortissimo.
Sono troppo eccitato. La trascino in camera.
Mi slaccio la camicia. Mi tolgo le scarpe, i pantaloni, le mutan...
Oddio! Non sono pronto. Eppure mi piace da impazzire...
Niente. Come mai? No, non facciamo scherzi...
proprio stasera. Non mi succede mai.
Comunque le mutande le tengo. Lei è già sotto il lenzuolo.
Chissà se è completamente nuda.
Speriamo di no, cioè magari... un po' di seta...
Mamma mia, che faccio?
Ecco, mi sdraio vicino a lei e prendo tempo.
Silenzio. Cerco di comunicarle quanto sia emozionante
l'attimo in cui non è ancora successo niente...
Le faccio: "Il sabato del villaggio." E lei, abbracciandomi: "Caro!...
"Ma come 'caro'? Mi chiamava Giorgio fino a un minuto fa...
Per loro è facile. Sono subito pronte. lo invece... che faccio?
La strada della tenerezza, certo...
che poi è proprio quella che a un certo punto...
Sì, mi piace, mi dà fiducia. Basta non preoccuparsi.
Ma sì, così; con calma. L'accarezzo esplorandola dolcemente
in ogni punto del corpo con la punta delle dita.
La pelle è sottile. Poi premo leggermente con sensibilità lenta,
lentissima, orientale. Niente. Neanche l'Oriente mi aiuta.
Sono disperato.
Vivere, non riesco a vivere
ma la mente mi autorizza a credere
che una storia mia, positiva o no
è qualcosa che sta dentro la realtà.
Nel dubbio mi compro una moto
telaio e manubrio cromato
con tanti pistoni, bottoni e accessori più strani
far finta di essere sani.
Far finta di essere insieme a una donna normale
che riesce anche ad esser fedele
comprando sottane, collane, creme per mani
far finta di essere sani.
Far finta di essere...
Liberi, sentirsi liberi
forse per un attimo è possibile
ma che senso ha se è cosciente in me
la misura della mia inutilità.
Per ora rimando il suicidio
e faccio un gruppo di studio
le masse, la lotta di classe, i testi gramsciani
far finta di essere sani.
Far finta di essere un uomo con tanta energia
che va a realizzarsi in India o in Turchia
il suo salvataggio è un viaggio in luoghi lontani
far finta di essere sani.
Far finta di essere...
Vanno, tutte le coppie vanno
vanno la mano nella mano
vanno, anche le cose vanno
vanno, migliorano piano piano
le fabbriche, gli ospedali
le autostrade, gli asili comunali
e vedo bambini cantare
in fila li portano al mare
non sanno se ridere o piangere
batton le mani.
Far finta di essere sani.
Far finta di essere sani.
Far finta di essere sani.
Vanno, tutte le coppie vanno
vanno la mano nella mano
vanno, anche le cose vanno
vanno, si ingrossano piano piano
le fabbriche, i grattacieli
le autostrade, gli stadi comunali
e vedo bambini cantare
in fila li portano al mare
non sanno se ridere o piangere
batton le mani.
Far finta di essere sani.
Far finta di essere sani.
Far finta di essere sani.
Far finta di essere sani.
Far finta di essere…
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Far finta di essere sani si trova nell'album Far finta di essere sani uscito nel 1972 per Carosello Records.
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L'articolo Giorgio Gaber - Far finta di essere sani testo lyric di Giorgio Gaber è apparso su Rockit.it il 2020-05-19 19:09:46
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