TESTO
[parlato:] La legge italiana è assai educativa
è dolce e paterna, è un po' permissiva
ma quando abbandona le buone maniere
a volte fa piangere e a volte…. godere.
[parlato:] Le legge italiana che è ricca e abbondante
è molto distratta e assai tollerante
ma quando si sveglia colpisce a piacere
si dà un gran da fare e diventa…. potere.
La legge in un paese antico
in cui allo Stato ci si crede poco
dove esplodono i valori nazionali
soltanto in occasione dei mondiali
dove si avverte la coscienza vaga
del "vivi", del "godi", del "chissenefrega"
che è l'invenzione degli italiani
ma sempre nel rispetto del valori cristiani.
Ne ha parlato anche Scalfaro.
La legge in un paese amato
dà per scontato il furto al supermercato
e cerca anche di non disturbare
l'onesto lavoro del contrabbandiere
e non metter le cinture è un grave errore
soltanto se il vigile ha voglia di scherzare.
La legge c'è, la legge non c'è.
La legge c'è, la legge non c'è.
La legge in un paese da capire
con tante coste e con tanto mare
dove arrivano persino coi pattini
milioni e milioni di clandestini
dove i nostri operai sono poco pagati
grazie al buon lavoro dei sindacati
dove il geniale impegno del governo
è sviluppare il non-lavoro nel Mezzogiorno.
Ne ha parlato anche Scalfaro.
La legge in un paese un po' in ribasso
dove le tasse sono un paradosso
dove chi paga tutto proprio tutto
è visto con stupore e con sospetto
dove è implicita l'antica usanza
di fare un buon accordo con la finanza.
La legge c'è, la legge non c'è.
La legge c'è, la legge non c'è.
La legge in un paese poco serio
dove non manca niente tranne il necessario
e l'idea del vero non ci sfiora affatto
e sui giornali si può scrivere di tutto
dove si cerca da sempre il mandante vero
delle stragi di Stato e del delitto Moro.
Ne ha parlato anche Scalfaro.
La legge in un paese birichino
in cui ultimamente si vota di meno
dove ci sono i giochi del gran capitale
che è una specie di mafia però è più legale
che noi senza perdere neanche una guerra
potremmo un giorno trovarci col culo per terra.
La legge c'è, la legge non c'è.
La legge c'è, la legge non c'è.
La legge in un paese solidale
dove s'è ingorgato lo stato sociale
dove i diritti del pensionato e del malato
non li sa né il funzionario né l'impiegato
figuriamoci l'interessato
dove le carceri son così accoglienti
che non c'è più posto per altri delinquenti
dove si indaga con coraggio anche in caserma
purché sia salvo l'onore dell'Arma.
Ne ha parlato anche Scalfaro.
La legge in un paese alla deriva
fa sì che la giustizia sia un po' riflessiva
e se vuoi far valere le tue ragioni
dovrai aspettare due o tre generazioni
e nei tribunali in archivi segreti
c'è la storia d’Italia di tutti i partiti
e siccome nessuno è senza peccato
si può ricattare tutto lo Stato.
Di questo Scalfaro non han parlato.
Lo Stato c'è, lo Stato non c'è.
Lo Stato c'è, lo Stato non c'è.
Lo Stato c'è, lo Stato non c'è.
Lo Stato c'è, lo Stato non c'è.
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone La Legge si trova nell'album Un'Idiozia Conquistata A Fatica (1999) uscito nel 1998.
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L'articolo Giorgio Gaber - La Legge testo lyric di Giorgio Gaber è apparso su Rockit.it il 2020-05-19 19:09:46
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