TESTO
Molti mi dicono:
"Sei fortunato
tu che hai trovato un lavoro sicuro,
bello, tranquillo,
interessante
e che ti rende decentemente".
Io penso alle nostre serate stupide e vuote…
"Ti passo a prendere", "Cosa facciamo",
"Che film vediamo", "No, l'ho già visto",
tutto previsto.
Molti mi dicono:
"Non hai diritto di lamentarti,
ti puoi permettere qualche parentesi,
qualche evasione,
tu che hai un lavoro di soddisfazione".
Io penso alle nostre serate stupide e vuote…
"Vuoi bere qualcosa", "Grazie, ho già preso
il caffè su in casa", "Che cosa vuoi?" "Niente", ti annoi.
Molti mi dicono:
"Ma cosa cerchi? Cosa pretendi?
Non fare il nevrotico, hai una ragazza
che ti vuol bene,
ti lascia libero, non ti fa scene".
Io penso alle nostre serate stupide e vuote…
Le nove e un quarto, due passi al centro,
destinazione al solito bar,
televisione.
Io penso alle nostre serate stupide e vuote…
Io penso alle nostre serate stupide e vuote…
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Le nostre serate si trova nell'album Prima Del Signor G (1958-1970) uscito nel 2004.
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L'articolo Giorgio Gaber - Le nostre serate testo lyric di Giorgio Gaber è apparso su Rockit.it il 2020-05-19 19:09:46
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