Fa Niente

Fa Niente

Giorgio Poi

2017 - Cantautoriale, Psichedelia, Indie

Descrizione

Ho trascorso in Italia tutta la prima parte della mia vita, fino ai vent’anni, e non m’è mai interessato capirla. Vista dall’interno somigliava tanto a un ricettacolo di cose ovvie, a un contenitore per la normalità, una nebulosa di noia al di fuori della quale sorgevano le misteriose meraviglie estere. Così sono andato a vivere a Londra, dove proporzionalmente a un grande entusiasmo per quel che scoprivo lì, sentivo avanzare una specie di nostalgia, che nel tempo si trasformò in ammirazione idealizzata e totale per il mio paese, per il suo cinema, il suo cibo, la sua musica e la sua lingua. Non perché necessariamente mi sembrasse migliore, ma perché era roba mia, la capivo in modo diverso, più radicale. Ascoltavo Vasco Rossi, Paolo Conte, Lucio Dalla, Piero Ciampi, cose che avevo sentito da bambino, ma a cui non ero mai tornato attivamente. Dopo alcuni anni quel sentimento non accennava a smorzarsi, ma anzi si acuiva, spingendomi verso quel “modo”, che un po’ mi apparteneva per diritto di nascita. Così ho iniziato a scrivere alcune canzoni in Italiano, una dopo l’altra, ed è uscito questo disco.

COMMENTI (20)

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • rfurcas 6 anni fa Rispondi

    Grande Giorgio bellissimo disco

  • teito75 7 anni fa Rispondi

    Secondo me è un bellissimo album (il mio preferito del 2017 finora), superiore a tanta roba italiana pseudo-indipendente che va tanto di moda adesso.
    Sono solo in tre, ma suonano per cinque! È gente che ha studiato musica e si sente. Le linee di basso ti entrano in testa e non se ne vanno più; per quanto riguarda Giorgio, sinceramente non so come faccia (e bene) a cantare e suonare dal vivo pezzi come "L'abbronzatura", che tecnicamente sono difficilissimi. La voce: in effetti è molto particolare e può non piacere, ma dopo pochi ascolti ti rendi conto che va benissimo com'è e non riusciresti a immaginare il disco con un altro cantante.
    L'album alterna momenti più leggeri a fasi più introspettive (ma sempre con una certa psichedelia di fondo) e risulta gradevole anche per questo. Non ho un pezzo preferito: a turno, si alternano nel mio cervello e vanno avanti per un po', a volte anche di notte: devo chiamare uno bravo?
    È vero, il sound ricorda più volte il Battisti degli anni '70 (hai detto niente), ma quale musicista non è stato influenzato dal passato?

  • CRASCIO 7 anni fa Rispondi

    Stufa non va gia' piu' bene l'ho riascoltato dopo 3 mesi non mi piace piu',troppo poco commerciale,per un discorso grosso non va bene,la massa e' ignorante,troppe parole cmq bravo lo stesso,non sei tu e' l'italia che gira male.Montalban vai all'ospizio

  • zagor 7 anni fa Rispondi

    sei bel disco

  • mario.miano.39 7 anni fa Rispondi

    Caro Carlo sono d'accordo che il disco sia rimaneggiato, pochi pezzi con anche 2 interludi. La cosa strana è che ha appena pubblicato un disco in inglese come Cairobi e che contiene alcune canzoni stupende come "lupo" che se provi ad ascoltare ci starebbe in questo disco cantata in italiano. E comunque la mia preferita è "paracadute" che secondo me si stacca da tutto, nel senso che - perdonatemi - ma questa è una delle migliori canzoni italiane che io abbia mai sentito: nel suo incedere mesmerico ti sembra che scherzi con un incipit che parla di dentifricio e che finisce con "le tovaglia degli altri che si sporcano sempre, si lamentano sempre...", un mix di ironia e tristezza che annichilisce e ammutolisce quando l'ascolti le prime volte. Davvero non so se a qualcuno provoca queste senzazioni ma la trovo davvero inarrivabile.

  • lunatride 7 anni fa Rispondi

    Insomma...i testi sono sicuramente su un altro pianeta rispetto ad una mediocrità tipo sanremese, su questo non ci piove, anche se si nota subito un escamotage poetico piuttosto ridondante, ma...sono la voce e lo stile che...non so, non mi convincono del tutto, è come se apparisse ogni tentativo fatto per sembrare più "credibile". Forse è stato troppo rimaneggiato e ritoccato o forse bisogna ascoltarlo un po'. Diciamo che, pur non dispiacendomi, non mi acchiappa tanto alla prima, ecco.
    E' vero che ognuno ha la voce che ha e non per questo deve rinunciare a cantare, però se poi fai un po' il verso a Battisti (anzi, ad "Amarsi un po'" di Battisti)...e in più canti dopato da chili di auto tune...meglio originalità e imprecisione, per me.
    Comunque la 2 (Niente di strano) e la 7 (Le foto non me le fai mai) le trovo decisamente più interessanti e originali delle altre, anche dal punto di vista strumentale. Sinceramente credevo fosse stato auto prodotto in casa...Voto 6,5, perché rimane comunque molto più vicino al mio ideale di musica e testi rispetto a tanti altri italiani, anche famosi.

  • rfurcas 7 anni fa Rispondi

    Grande!

  • CRASCIO 7 anni fa Rispondi

    Se i testi e le sonorita' le ha fatte lui e' un talento , bisogna vedere sul palco se i pezzi escono uguali.A me e' piaciuto , bravo/i,bell'album, hai destato la mia attenzione , cosa non facile,voto 8 pieno.Bravo pistolino. ( i testi sono fortissimi ) anche le sonorita' e la voce cosi'. Bel lavoro,i testi sono fortissimi.

  • valeriotorres94 7 anni fa Rispondi

    @mario.miano.39 Mio caro Mario credo che tu non abbia capito nuovamente il discorso.La tua analisi non ha senso,hai tirato fuori te i paragoni con artisti del passato che non andrebbero nemmeno messi in mezzo.Giorgio Poi non ha originalità a mio parere e visto che ti piacciono le citazioni.I Vado in Messico non erano altro che una copia spudorata dei Vampire Weekend.Le sonorità di Poi di questo album sono qualcosa di già sentito da tutti i punti di vista,non vedo nessuna capacità nel creare un nuovo filone musicale,lui sta seguendo la corrente che seguono tutti la sua però ha una diramazione più orientata verso l'indie estero ed è inutile elencare tutte le band da cui ha preso spunto.Ora se per te è un fenomeno non c'è alcun problema,ma rispetta l'opinione degli altri.Io ho detto la mia,Poi non ha fatto niente di superlativo,anzi lo reputo mediocre il suo lavoro,eppure dietro c'era una produzione abbastanza forte da poterlo sostenere,sarebbe stato meglio farlo in casa questo album o registrarlo all'estero viste le sue pretese.Ma il risultato è pessimo per quanto riguarda il lato creativo,è rimasto chiuso dentro a un loop psichedelico che poi alla fine è diventato un labirinto senza via di uscita.

  • indienick 7 anni fa Rispondi

    Qui non si tratta di copiare sicuramente ci sono dei riferimenti dai quali parte però per costruire qualcosa di suo in italiano secondo me non c'è male questo disco sprizza psichedelia da tutti i pori. Psichedelia che è molto presente anche nel disco dei Cairobi il suo gruppo che uscito da poco