Descrizione

A differenza del precedente album “Gettoni” che affrontava sentimenti negativi in modo più ironico e colorato, in “Calcinculo” si esprime una visione pessimistica della vita e del futuro già dal primo titolo “Quando imparerò a vivere, inizierà l’apocalisse” il cui testo comunica un senso di totale rassegnazione: ogni volta che si pensa di aver risolto un problema, se ne crea un altro più grande, e ogni volta che s’impara una lezione, ci si rende conto che questa non è al passo con la rapida mutevolezza della realtà.

I brani dell’album vogliono esprimere il senso di inadeguatezza che viene vissuto quotidianamente su più livelli: quello emotivo e relazionale, quello lavorativo e professionale, e tutti quegli aspetti personali che portano ad una sensazione d’incapacità di vivere.
Tutti i concetti vengono espressi e ripetuti nei pezzi in modo ossessivo, scavando sempre più a fondo dentro se stessi alla ricerca di nuove risposte, ma trovando sempre e solo lo stesso responso: l’inettitudine relazionale.

La maggior parte dei brani insiste su queste tematiche mentre troviamo una declinazione diversa nelle meno introspettive “Plutone_Casa” e “Todd” che trattano invece il rifiuto della vita sociale e mondana.

Musicalmente è un album che mescola il punk con l’elettronica drum ‘n’ bass, ed è sempre presente un retrogusto di noise, vaporwave e psichedelia. C’è un ostinato impiego di suoni bizzarri come gli stab orchestrali presenti in “Extrasistoli” e un ossessivo accostamento di suoni discordanti, come la glaciale elettronica vaporwave intersecata con i caldi ritmi legnosi e tribali dell’hip hop golden age e della drum ‘n’ bass. Le melodie dirette e semplici sono in contrapposizione con il mondo sonoro complesso e dinamico che lavora in sottofondo, e che cerca di sballottarti su e giù proprio come su una giostra.

Credits

Marco Danieli: voce.
Jacopo Gobber: produzione, chitarre, synth e drum machine.
Diego Codognola chitarra in "Todd"
Lorenzo Visco batteria in "Perdere" e basso in "Todd"

TRACK BY TRACK

1) Quando imparerò a vivere, inizierà l’apocalisse. Il testo si riferisce ad un delirio pessimistico: ogni volta che si pensa di aver risolto un problema, se ne crea un altro più grande, ogni volta che si impara qualcosa poi ci si ritrova davanti ad altre difficoltà psicologiche, fisiche, ambientali e politiche. Le strofe infatti hanno questo tipo di climax: “ho risolto le mie paure, ma ora mi ritrovo a dover accettare il surriscaldamento globale, la pandemia e la guerra”. Musicalmente suona come un rollercoaster in fiamme grazie a quel synth lead che va su e giù. Per dare un tocco cross-over al brano gli analog synth sono stati affiancati a una batteria acustica dal suono legnoso e tribale.

2) Plutone_Casa. I versi parlano di quanto ci si possa trovare a disagio alle feste o nei locali. Il soggetto infatti si sente così tanto alienato da pensare di non appartenere al pianeta terra, e nemmeno ai pianeti più vicini. Preferirebbe appunto “tornare” su Plutone “dove non c’è neanche il sole”. Preferisce il buio, la solitudine e il freddo alla vita mondana. A livello musicale suona come un pezzo punk con una batteria drum ‘n’ bass. Ha una parte più tirata e una più distesa dove la batteria acustica fa un ritmo tribale che viene seguito dalle chitarre con degli accenti in levare.

3) Perdere. Questo pezzo parla di Friendzone. Si riferisce ad una esperienza sentimentale non corrisposta, al rifiuto da parte della persona amata ma soprattutto alla testardaggine di chi preferisce stare vicino all’altro anche su un livello “non sentimentale”. E il fatto di aver già messo in conto la perdita, ci fa godere la partita alla massima potenza, non dovendo pensare al risultato. Suona come i Blink 182 catapultati ad un rave party. Nel brano convivono una batteria drum ‘n’ bass, un synth dubstep, qualche ritmo africano (nella seconda strofa) e un arpeggio con un retrogusto etnico (la chitarra elettrica è stata doppiata da un bouzouki).

4) Extrasistoli. Si ricollega a Perdere: il tema centrale è sempre l’amore non corrisposto, ma qui si trasforma in perversione, il testo infatti rimanda a pratiche di masochismo. Musicalmente è un misto di vaporwave e big beat. La prima parte è elettronica glaciale tra vaporwave e chiptune, grazie ad un ritmo della Roland CR78 e un giro di synth bass FM dell’obsoleta Yamaha TX81Z. Il ritornello suona più corposo grazie ai rimandi big beat in stile Fatboy Slim e The Prodigy. Per renderla ancora più surreale sono stati inseriti anche degli stab orchestrali anni ’80 e un intramezzo fatto interamente con l’Op-1 di Teenage Engineering.

5) Fammi Sparire. Il testo si può riassumere in una frase: “Se hai intenzione di chiudere con me, non lasciarmi la forza di vivere, fammi il corpo a pezzi e fammi sparire come i killer professionisti”. È il brano più “digital” presente nell’album, tutto fatto in DAW senza aggiunta di strumenti esterni. Nel pezzo si contrastano una malinconica melodia fatta con un synth sinusoidale, e un acceso ritmo drum ‘n’ bass. Il pezzo è molto dinamico sia a livello di pressione sonora (pieni e vuoti) sia a livello di timing dato che parte ad un bpm e finisce ad un altro bpm.

6) Todd. È il testo che rispecchia di più il concetto di immaturità pseudo-felice. Parla del desiderio, come in “Plutone_Casa”, di riuscire a lasciarsi alle spalle i veri problemi e vivere assumendo felicità sintetica. È un misto di Punk, synthpop e chiptune. Ci sono molti bending e assoli svarionanti di chitarre e synth, ed il tutto è condito dalle accelerazioni e rallentamenti del beat.

7) Psichiatria Animale. Il testo è un flusso di coscienza in cui si mescolano tutte le problematiche presenti nell’album. C’è la debolezza, il pessimismo, la demotivazione, l’amore non corrisposto e la costante voglia di cercare un modo per sopravvivere. “Vivere come gli animali” sembra essere l’unica via d’uscita. Musicalmente ricorda il pezzo “In coda alle poste” presente nel nostro album precedente “Gettoni”, perché anche questa è un po’ Cyborg (il giro di synth bass) un po’ Tribal (la batteria acustica). In generale la staticità del beat, in contrapposizione alla dinamica vocale, rimanda a un rito voodoo, specie nel Sax che sembra stato preso in mano per la prima volta da un aborigeno.

8) Autopsia. È stata scritta durante un giro all’Ikea, durante il quale il protagonista in paranoia per una storia d’amore finita male, desidera di essere tagliato a pezzi e nascosto all’interno dei mobili in esposizione (richiama “Fammi Sparire”). A livello musicale ha un retrogusto vaporwave, con una strofa fatta interamente con Op-1 e una chitarra R&B. Il ritornello invece si sviluppa su dei brass stab che fanno una melodia quasi da superhero, mentre l’intramezzo è psichedelico e colorato, ricorda Sequoyah Tiger, con la quale Jacopo (il beatmaker del brano) ha collaborato qualche anno fa.

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