Pece è casa nostra: buia, sporca, primitiva e incrostata di difetti. Ma all’alba dell’ultimo giorno scenderemo le sue scale a piedi nudi, guardandoci allo specchio e troveremo noi stessi.
Di fronte al mare in tempesta, trafitti da raffiche di vento, perdiamo di vista orizzonti e confini. Allora, spogliati di tutto, cerchiamo la nostra dimora, una casa, un’origine. Un posto al quale ricondurci, una volta perse le coordinate, dove respirare.
Pece è una riflessione, lucida e graffiante, su tutto questo: una canzone sull’abbandono del superfluo, sul confronto con la parte di noi che ci spaventa, sull’inevitabile rinascita che segue ogni sconvolgimento. Sul tornare bambini: autentici, sinceri e soprattutto liberi.
Da bambini siamo attratti dai vecchi che non si vergognano di essere stati anch’essi bambini, mentre noi siamo così sospinti a vergognarci di esserlo al presente. Parte così un percorso alla rovescia, a ritroso, nel secolo della propria vita. Alla fine del tunnel ci troviamo trasportati in una camera buia che ci ricordiamo bene: è il nostro “io” più celato, quello di cui crescendo abbiamo perso memoria. Siamo scappati di corsa, abbiamo spento la luce e serrato la porta. Ci siamo illusi che non ci saremmo mai più entrati in un posto così. Chi ci avremmo potuto portare, se non noi stessi? Ci accetteremo e ci abbracceremo. Capiremo di essere il nostro inizio (vita) e la nostra fine (morte), tutto e il contrario di tutto.
Pece
Giuditta
Descrizione
Credits
Voce: Francesca Cordone
Basso: Ludovico Di Meco
Chitarra: Francesco Regazzoli
Batteria: Jury Suardi
Autore: Francesca Cordone
Compositori: Ludovico Di Meco, Francesca Cordone
Produttore: Ludovico Di Meco
Co-produttore: Luca Tacconi
Record e Mix: Luca Tacconi a Sotto il Mare Recording Studios
Master: Giovanni Versari a La Maestà Studio
Grafiche: Francesca Cordone, Maurizio Assisi
Fotografia: Raju Berengo
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