Le ragazze forty sono quelle che vivono una vita piena di impegni e responsabilità, quelle che non hanno mai tregua, che si alzano al mattino presto, che magari accompagnano i figli a scuola, poi vanno al lavoro, tornano a casa e, sempre di corsa, accudiscono, si preoccupano, curano, si arrabbiano, ridono, sospirano, si sentono sole, piangono, sognano, lottano, studiano, si emozionano, si stressano, ma nonostante tutto non si arrendono mai. E anche a forty years è come se ne avessero sempre twenty.
Io sono una di quelle, e a tutte loro dedico questo mio primo album. Partorito a quarant’anni suonati, dopo un lungo travaglio, dopo diverse esperienze vissute tra teatro, arte di strada, gruppi musicali, vita da mamma e collaborazioni discografiche.
È un progetto di canzoni originali, un cantautorato contaminato, poetico, suggestivo, a volte tagliente, a volte ironico, un po’ fuori dagli schemi, il luogo ideale dove ho potuto sperimentare l’incontro tra stili musicali diversi e sonorità cangianti. Così come nella stesura dei testi, dove l’italiano convive con un pizzico di spagnolo, con qualche passaggio in inglese, con delle incursioni in brasiliano, fino ad arrivare allo swahili, ma soprattutto con la forma dialettale della tradizione salentina, che da sempre ha caratterizzato il mio percorso artistico ed umano.
L’ album è stato creato, registrato e missato presso i “Posada Negro Studios” di Lecce, con la produzione artistica di Roy Paci in collaborazione con Roger Rodes Sendros, ingegnere del suono, musicista, nonché produttore artistico di Macaco e di altri artisti in terra di Spagna. Missato poi da Marco Trentacoste, musicista, produttore e ingegnere del suono, dalle più svariate e importanti esperienze discografiche e musicali. Masterizzato da Antonio Baglio al Nautilus di Milano.
Diversi i musicisti che vi hanno partecipato, tra cui gli eccezionali, preziosi e straordinari contributi di Daniele di Bonaventura, Roy Paci, Mauro Ermanno Giovanardi, Primo dei Cor Veleno, Andy Moor di The Ex , Tayone e Itaiata De Sa.
I brani sono tutti originali, più due cover : “Mi viene un brivido” del gruppo catanese Denovo, loro singolo del 1990, scritta da Mario Venuti e “Se tornasse caso mai” cantata da Mina, singolo del 1968, già cover di “If He Walked Into My Life” dal musical “Mame” di Jerry Herman del 1966.
“Sola Cammino” è nella colonna sonora di Roy Paci del film siciliano “Ristabbanna”, opera prima dei registi Daniele De Plano e Gianni Cardillo, ultima interpretazione di un grande Ben Gazzara recentemente scomparso. Il lungometraggio ha già ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui la nomina come miglior film italiano al Rome Indipendent Film Festival 2012 e la partecipazione all’International Film Festival di Shangai del 2011.
“Caschi indifferenti”, l’ultima traccia dell’album, è stata canzone vincitrice del 5° concorso musicale nazionale dal vivo indetto da Amnesty International “Voci x la libertà – Una canzone per Amnesty”, edizione 2002.
Tra le curiosità: il testo del brano“Il sogno di volare”, che si avvale dell’intensa partecipazione di Mauro Ermanno Giovanardi, è stato ispirato dal prossimo romanzo di Carlo Lucarelli, dal titolo “Il sogno di volare”, non ancora edito, e che, ancora una volta, avrà come protagonista l’ispettrice Grazia Negro, già eroina di “Un giorno dopo l’altro”, “Almost Blue”, “Lupo Mannaro” e da ultimo, co-protagonista insieme al commissario Salvo Montalbano, di “Acqua in bocca”, scritto a quattro mani con Andrea Camilleri. Questa volta quindi, è Grazia Negro cantante e musicista che si ispira a Grazia Negro ispettrice, del resto anche lei è una delle tante Ragazze Forty.
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