Giovanni Salvagnini - Al mio concerto testo lyric

TESTO

Se qualcuno abboccherà alla mia esca di note, io lo avverto
È ancora vietato l’ingresso al mio concerto

Al mio concerto non ci sono fischi, non ci sono applausi
Al mio concerto assistono le piante dai loro vasi
Al mio concerto quando attacco con la mia aporia
I miei incubi, i miei addii, la mia malinconia
Al mio concerto quando finisce non c’è mai nessuno che batte le mani
Forse per indifferenza o per commozione, né il comodino né le sedie né i fogli dei giornali
Al mio concerto comunque di pubblico ce n’è sempre abbastanza
In fondo sono la più grande star della mia stanza
Ma un giorno, lo so, dovrò andarmene di fuori, andare -dicono- su un palco vero
O in una fabbrica, una scrivania, d’altronde non si può mica vivere di pensiero
Un giorno dovrò cominciare a scendere a compromessi
Lavorare, studiare, fare la conta di tutti i miei insuccessi
Al mio concerto avrei paura di quel che potrebbe pensare la gente
Al mio concerto non sarebbe più il momento, il momento per niente
Perché al mio concerto le persone verrebbero a crocefiggere Gesù bambino
Persone che non sanno quanto è labile il confine tra un genio e un cretino
E allora il mio concerto lo regalerò alle stelle, non alla società taccagna
Sarò uno dei tanti finti Milton nel mio piccolo cimitero di campagna
E al mio concerto chiederò “a che cosa è servito scrivere tante canzoni”
E quelli che mi odiano risponderanno “a ricordarti per sempre le tue delusioni”
E se invece al mio concerto ci fosse un fiore, un dolce fiore profumato
Appassirà, avvizzirà come me, col suo biglietto pagato
E allora sbarro questa porta, chiudo queste finestre su tutti i lati
Non è ancora tempo di aprirle, non finché il vento o io non saremo cambiati

Ma se la sabbia ti brucia i piedi e cerchi un’oasi nel deserto
Un giorno forse assisterai anche tu al mio concerto