TESTO
E pomeriggi a giocare col tempo senza sapere che cosa fosse
Essere al centro dell’attenzione per ogni minimo colpo di tosse
Attorno persone più o meno simili che mi hanno insegnato a chiamare amici
E lungo i prati sotto il sole in fiore lanciavi un pallone eravamo tutti felici
E anche la scuola sembrava un gioco fatto di suore che ti vogliono bene
E sentimenti un po’ troppo stucchevoli a cui ogni bambino ancora appartiene
All’alba il sole era sempre calmo, non frenetico come adesso
E i pensieri un qualcosa di acerbo, che ancora rido di me stesso
E il me di allora si quello che ormai io non sono più fa do
Potrebbe girarsi e dirmi ridi pure, ma di errori ne hai fatti più tu
Sembra ieri e non è ieri
Sembra ieri e non è ieri
E poi qualcuno ha messo in giro una strano storia secondo cui si doveva morire
Ma se sarebbe toccato anche a te e alla tua memoria questo era ancora da chiarire
E poi morire ne hai vista davvero di gente perdere La terra su cui camminare
E hai capito che questo non ti lasciava indifferente hai capito di avere imparato a pensare
E pensare lo sanno tutti pensare fa male alla salute
E che difficile farsi capire da chi di idee non ne ha mai avute
E poi l’amore l’amore quello vero quello dove niente ti è regalato
L’amore dove nessuno ti aiuta neanche la nonna ti offre più il gelato
Quello che devi cavartela da solo l’amore plumbeo dei giorni scuri
Che gli occhi del suo gatto volevano dire un giorno piangerai quel che è stato fra questi muri
Sembra ieri e non è ieri
Sembra ieri e non è ieri
E non è ieri che l’uomo ha iniziato ha iniziato a farsi domande
E non è ieri che ha capito di non essere abbastanza grande
E non sono certo ieri gli antichi greci tempi del re Serse
E fino da allora che l’uomo prova a vincere le sue battaglie perse
E gli uomini viaggiano lontano senza sapere quanto hanno ancora da vivere
Io ho sempre la penna in mano e non so quanto ci sia ancora da scrivere
E ci si può provare sì a convincersi che quel quanto non ha poi importanza
Perché quello che abbiamo vissuto quello già è abbastanza
E in fondo lo diceva sempre mio padre nei suoi lunghi comizi ai sordi
Lo diceva sempre mio padre che noi siamo i nostri ricordi
E non è ieri…
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CREDITS
Testo e musica: Giovanni Salvagnini
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Sembra ieri si trova nell'album Vietato l'ingresso (ai non addetti ai lavori) uscito nel 2020.
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L'articolo Giovanni Salvagnini - Sembra ieri testo lyric di Giovanni Salvagnini è apparso su Rockit.it il 2020-12-14 16:06:19
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