TESTO
La sera sarà intrisa di luna, il tramonto è già abbarbicato sull’uscio
Il passero raccatta l’ultima briciola, la chiocciola fa capolino dal suo guscio
I raggi dell’ultimo sole giocano a carte coi tuoi capelli di vento
E se pensi un po’ più forte anch’io da lontano potrò capire se ti sento
Dal balcone della tua vita guardi di sotto chi si sta muovendo
Quale porta si spalanca e quale altra invece si sta chiudendo
E ora sciogli la tua treccia di cielo che l’ora del sonno ha l’arrivo prenotato
E i capelli ormai liberi corrono scivolando sulla tua pelle al cioccolato
E se potessi intrecciarli, contarli tra le dita, se potessi sfiorarti con impalpabile maldestra poesia
Che domani gli amici rideranno tutti quanti, non faranno entrare la malinconia
Ma stanotte ancora il tuo sorriso è velato, il tempo è passato che il treno è partito
Certo dev’essere così per te, oppure è solo mio questo freddo infinito
E chissà quanto la solitudine ti avvolge che le amiche son partite
Cosa penseresti di un ragazzo che ti canta al muro parole mai sentite?
E poi quelle sere al chiaro di luna, quando mi stordiva il tuo sorriso
Forse era quello che mi ubriacava sai, volevo dirtelo, guardandoti nel viso
In un viso che piove e nevica, nevica e piove e splende il sole
Sorgente fresca di acqua e vino, di grano di sogni e di parole
E poi quel che ho letto nei tuoi occhi, quel desiderio di essere capita, un continuo cadere
E se ho sbagliato perdonami sai, spesso vedo solo quel che voglio vedere
Ma se cerchi bene nel mio cuore troverai la tua firma e un Titanic senza falla
E mi vedrai che sto per piangere, che mi appoggio alla tua spalla
Che ho sempre riso troppo, che non ho mai sorriso davvero
Che non so cosa sia l’amore ma so che amo il suo mistero
E se afferri la mia stella, quando si affaccia su un tramonto viola all’orizzonte
Incontrerai un uomo ridicolo perso in un vicolo con un invito all’hotel di Supramonte
E se questo ti sembrerà assurdo, se questo non ti parrà vero
Se gli altri non capiranno, sarà perché è la prima volta che sono sincero
E questa canzone da niente, per te che hai la faccia del sogno soffocato
È solo un altro modo, il mio, di dirti che ti ho pensato
E chissà se attorno ai tuoi fianchi c’è un sogno da pescare
Se nei tuoi occhi stanchi c’è una lacrima da asciugare?
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CREDITS
Testo e musica: Giovanni Salvagnini
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Serenata (di un ragazzo timido) si trova nell'album Vietato l'ingresso (ai non addetti ai lavori) uscito nel 2020.
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L'articolo Giovanni Salvagnini - Serenata (di un ragazzo timido) testo lyric di Giovanni Salvagnini è apparso su Rockit.it il 2020-12-14 16:06:19
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