Qualche anno prima, durante le registrazioni dell’album Colpa d’Alfredo, aveva cominciato a occuparsi anche della produzione in studio, ma il suo vero esordio come produttore avvenne con l’album Siamo solo noi.
Da quel momento il sound dei dischi di Vasco prese forma e si consolidò. Farsi largo nel mondo della musica non è facile. Così dovette cucirsi addosso una corazza, una “maschera” da duro anche se, sotto sotto, non lo era, e non lo è, per niente. A dire la verità, questo giocare a fare il “cattivo” non gli è mai pesato più di tanto. Pesava di più non poter tirar fuori quello che è in realtà: un romantico impenitente dal carattere sensibile. Con Vasco si instaurò da subito un rapporto simbiotico. Stare insieme giorno e notte, per anni e anni, fu poi quello che portò alla temporanea rottura dei rapporti che avvenne nel 1987.
Dopo il Festival di Sanremo del 1983 e dopo il disco Bollicine, che gli fece vincere un Telegatto come produttore, si rese conto che non ce la faceva più a ricoprire tutti quei ruoli. Bollicine per Guido rappresentò una svolta professionale importante: nell’album aveva suonato in molti brani la sua Rickenbaker 12 corde e aveva giocato con gli arrangiamenti e coi suoni con un approccio allo studio preso ad esempio dagli Steely Dan. Con Vasco filò tutto liscio fino al 1987. Durante la pre-produzione di Liberi Liberi, capirono che avevano bisogno entrambi di un momento di pausa. Lo staff che Guido aveva assemblato continuò il lavoro e i due si separarono con grande rispetto reciproco. Nei tre anni successivi Elmi non rilasciò mai interviste e non tornò mai sull’argomento. Produsse con un certo successo album della Steve Rogers Band, Clara & Black Cars, Skiantos, Alberto Fortis, Marco Conidi e altri. Vasco ha sempre apprezzato questo suo comportamento sfumato e nei primi Anni 90 lo richiama a lavorare con lui.
Il loro rapporto di collaborazione da quel momento comincia a stabilirsi su basi nuove e meglio definite. Finalmente Guido poteva occuparsi solo della produzione artistica. Inizia anche a scrivere con più continuità canzoni per Vasco assieme a Tullio Ferro. Insomma, era partito come percussionista, manager, fonico, azzeccagarbugli, guardia del corpo, “psicologo” e consigliere, per arrivare a essere quello che gli piaceva di più: il producer, l’autore e il musicista.
A partire da “Gli Spari Sopra”, in perfetto accordo con Vasco, lavora per quasi vent’anni prevalentemente a Los Angeles con musicisti americani. Non per esterofilia o per ragioni tecniche ma per respirare un’aria diversa. L’approccio allo studio di registrazione è, o era, molto diverso in California rispetto all’Italia. Nei paesi anglosassoni il “producer” è una figura molto rispettata e ascoltata e, fatte salve ovviamente le esigenze dell’artista, è raro imbattersi in persone frustrate e situazioni psicologiche di “ego” irrisolto. Oggi, dopo tanti anni di esperienza all’estero, ha trovato la sua giusta dimensione di professionista e i giusti collaboratori per lavorare a Bologna.
Attualmente oltre a preparare il tour di Vasco Rossi dell’estate 2015 lavora al suo album come interprete: una decina di canzoni che registrerà e canterà nei momenti rubati alle vacanze. Il 10 giugno uscirà “It’s a Beautiful life” il suo primo singolo per la Liquido Records.
[Biografia ispirata all’intervista a Guido Elmi di Fausto Pirito, giornalista e libero pensatore]
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L'articolo Biografia Guido Elmi di Guido Elmi è apparso su Rockit.it il 2015-07-13 15:59:31