Il disco si colloca all’interno di un progetto molto ambizioso: tutte le tracce del disco provengono da un'unica sessione di registrazione in presa diretta, trasmettendo l'atmosfera del concerto dal vivo, proprio come si faceva già nei primi decenni del novecento. Una realizzazione coerente con le radici della band e le note scelte.
Infatti, il quartetto Gypsy Club, conosciuto ed apprezzato per il repertorio musicale anni ’30, ’40 e ’50, nasce con l’obiettivo di riportare la musica vintage sui palchi italiani: dallo swing, europeo e statunitense, al gypsy jazz.
L’album Gypsy club è un lavoro in cui la band si mostra per quello che è. Da qui la decisione di chiamare il primo album proprio con il nome del gruppo, a voler sottolineare la scelta consapevole di mostrare la propria natura. In questo album, interamente scritto da loro, infatti presentano la propria visione del mondo: avventure, storie, sentimenti. Storie ispirate alla vita reale ma reinterpretare in chiave vintage.
Gypsy club
Gypsy Club
Descrizione
Credits
Martin Bilello: chitarra ritmica
Gabriele Ferro: chitarra solista
Michele Pozzo: voce & cajòn
Stefano Temporin: contrabbasso
Special guest:
Anais Drago in "Marte" e "La Rosa"
Stefano Melis in "Lavorya Blues" e "Occhi"
Art Direction: Céline Rondi
Recorded @ Fonjka Factory
Produced by Iris Flower
Distributed by Believe
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